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MOIE La Candelora nella tradizione popolare

Alla ricorrenza odierna la devozione della gente ha attribuito benefici contro le forze del male

MOIE, 2 febbraio 2022 – La Festa della Candelora si celebra il 2 febbraio e dal punto di vista religioso ricorda la Presentazione di Gesù al tempio che cade a 40 giorni di distanza dal Natal. È nota anche come la Purificazione di Maria.

In questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. Celebrata già dall’imperatore Giustiniano, fu adottata a Roma fin dal settimo secolo, con una processione penitenziale istituita da Papa Sergio I (687-701). Lo stesso nome, candelora, è da attribuire all’usanza di benedire le candele e di portarle in processione.

Candele a cui la tradizione e la devozione popolare hanno attribuito benefici contro le forze del male.

A Moie per lo più nel passato, le candele poste all’entrata della monumentale abbazia di Santa Maria, venivano prelevate dai fedeli e benedette dal parroco durante la santa messa. Terminata la funzione venivano accese e portate a casa come segno di Cristo Luce e Purificazione.

La candela veniva custodita devotamente, difendeva la casa dal male. I moiaroli rammentano inoltre che la candela della candelora, veniva accesa durante un temporale per preservare il raccolto da eventuali grandinate.

Un proverbio molto diffuso legato a questa giornata: “Candelora, Candelora dall’inverno semo fora; se ce nengue e se ce pioe ce ne sta quarantanove; se c’è sole o solicello ce ne sta trenta di invernicello”.

La tradizione pone in evidenza che se il giorno della candelora il tempo è bello, l’inverno è ormai agli sgoccioli, altrimenti ci sarà ancora più di un mese di freddo.

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