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TORRETTE Centesimo intervento al cervello su un paziente sveglio

Oggetto di un convegno in corso di svolgimento nel quale sono coinvolti neurochirurghi, anestesisti, neuropsicologi, neurologi, neuroradiologi e infermieri

ANCONA, 26 marzo 2022 – Età 24 anni, abruzzese, affetta da un tumore al lobo temporale sinistro, la parte cerebrale che controlla la funzione del linguaggio.

E’ lei la paziente numero 100 che è stata sottoposta a una procedura definita in awake: si tratta di una tecnica chirurgica che consente di operare, da svegli, pazienti con patologie del cervello allo scopo di controllare in real-time le funzioni cerebrali e di ottimizzarne così la preservazione.

L’intervento nelle giornate di ieri 25 e oggi, 26 marzo è oggetto di un convegno: Alive and Awake: 100° caso negli Ospedali Riuniti di Ancona”.

Coinvolti neurochirurghi, anestesisti, neuropsicologi, neurologi, neuroradiologi e infermieri della Azienda ospedaliera che hanno ripercorso la storia di 100 interventi eseguiti in 10 anni di attività.


Nell’auditorium Montessori della Facoltà di Medicina e Chirurgia sono stati realizzati collegamenti in diretta con la sala operatoria del dottor Roberto Trignani, direttore della divisione di neurochirurgia dell’ospedale di Torrette e del neuroanestesista Pietro Martorano.

La paziente, per tutta la durata dell’intervento, ha dialogato con i medici per capire l’andamento e soprattutto se le manovre della rimozione tumorale rischiavano di toccare e lesionare la centrale del linguaggio.

Le persone in sala, tra cui molti studenti in medicina, hanno potuto interagire in diretta coi chirurghi durante la fase operatoria.
L’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, intervenuto a conclusione della sessione dei saluti istituzionali, ha espresso la gratitudine della Regione ai professionisti dell’Azienda ospedaliera universitaria per il traguardo di eccellenza raggiunto.

«Attraverso voi e il vostro lavoro di squadra multidisciplinare – ha sottolineato – le Marche mostrano al mondo la via della Sanitá del futuro, fatta di iper-tecnologia, di intelligenza artificiale ma anche e soprattutto di profondi valori umani che sono sempre più centrali nella scienza medica. Ai medici, agli infermieri, ai tecnici, agli studenti e agli specializzandi affidiamo il futuro di una Sanità Pubblica equa e solidale come quella italiana che esprime intelligenza, genialità e generosità e non è seconda a nessuno».

Il direttore generale dell’Aou, Michele Caporossi ha dichiarato che «si tratta di un evento straordinario che solo l’Azienda Ospedaliera regionale poteva realizzare. La procedura presentata, infatti, è una di quelle utilizzate ai massimi livelli dove mano dell’uomo e tecnologia si fondono per ottenere risultati stupefacenti».


Nella mattina di oggi saranno gli altri centri ospedalieri a raccontare la loro esperienza di chirurgia in awake, attraverso relazioni tenute da neurochirurghi, neuroradiologi, anestesisti e neuropsicologi.

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