Segui QdM Notizie

Cronaca

VALLESINA COLDIRETTI MARCHE: “LE AGEVOLAZIONI AGLI OLI TUNISINI SI RIPERCUOTERANNO SULLE AZIENDE MARCHIGIANE”

VALLESINA, 14 marzo 2016 – Dura condanna di Coldiretti Marche (e non solo) per la decisione odierna presa a Strasburgo dall’Unione Europea di favorire l’importazione agevolata di olio dalla Tunisia. Nei quattro anni precedenti il 2015 le importazioni di “oro verde” dal Paese nordafricano erano state zero, lo scorso anni, complice la malattia agli ulivi, nella nostra regione c’è stato un boom di arrivi ed oggi, come detto, l’ulteriore atto di favore. La determinazione europea per un nuovo contingente agevolato di 35mila tonnellate va ad aggiungersi alle attuali 56.700 tonnellate già previste dall’accordo UE-Tunisia; questo fa si che siano circa 90mila le tonnellate di olio d’oliva che entrano in Italia godendo di vistose agevolazioni.

Per Coldiretti Marche quella dell’Ue si tratta di “una scelta sbagliata che non aiuta i produttori tunisini, danneggia  quelli locali ed aumenta il rischio delle frodi a danno dei consumatori, con gli oli di oliva importati che vengono spesso mescolati a quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura dei marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri”. A questo punto e con questa situazione di possibili rischi per il consumatore la Coldiretti afferma che “diventa ancor più urgente arrivare all’attuazione completa delle norme già varate con la legge salva olio “Mongiello”, la nr. 9 del 2013, dai controlli per la valutazione organolettica ai regimi di importazione per verificare la qualità merceologica dei prodotti  in entrata”.

Le agevolazioni concesse ai produttori di olio tunisini non potrà non ripercuotersi sulle circa 22.000 aziende marchigiane del settore che coltivano  circa 10mila ettari di oliveti e danno lavoro a 160 frantoi. Diversa la situazione del biologico; in questo settore le aziende sono mille con una superficie di 1.600 ettari. Tra gli uni e gli altri la produzione olivicola marchigiana  produce un valore di 20 milioni di euro ai quali vanno aggiunti altri 2 milioni provenienti dall’esportazione. “Le Marche – ricorda la Coldiretti regionale – vantano anche due Dop nel settore olivicolo: l’Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop”; due preziosi fiori all’occhiello dell’agricoltura marchigiana che vanno ad aggiungersi alle altre eccellenze del settore.

(s.b.)

News