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VALLESINA UNIONE DEI COMUNI, TARIFFE DEI SERVIZI INVARIATE

VALLESINA, 25 marzo 2018 – Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina ha approvato, nella seduta di mercoledì 21 marzo, il bilancio 2018-2020 e il relativo Dup, il Documento unico di programmazione.
Nel testo, approvato a maggioranza, si fa riferimento alle linee programmatiche di mandato e si individuano gli indirizzi strategici dell’Ente, ma si definisce anche la programmazione sia annuale che pluriennale. Il Dup ha indicato, quindi, le missioni dell’Ente e i programmi che l’Unione intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici.
Gli ambiti sono quelli che i Comuni aderenti all’Unione, ossia Maiolati Spontini, Castelplanio, Montecarotto, Poggio San Marcello, San Paolo di Jesi e Rosora, gestiscono in maniera consorziata. Vanno dall’ordine pubblico e sicurezza, con la Polizia locale e con il ricovero dei cani randagi, ai servizi istituzionali e generali, con il nucleo di valutazione e i servizi statistici, dalla tutela e valorizzazione delle attività culturali, con l’Università degli adulti, all’assetto del territorio, con la funzione del catasto, alla tutela del territorio e dell’ambiente, con i servizi di disinfestazione e derattizzazione, ma ci sono anche il soccorso civile, con la Protezione civile dell’Unione, e le politiche sociali e della famiglia, con i servizi delle colonie marine e del trasporto sociale. Per questi ultimi, molto apprezzati dalla popolazione dei sei Comuni dell’Unione, ma anche per l’Università degli adulti, che conta circa 300 iscritti, si è deciso di mantenere le tariffe invariate. Una scelta importante, fatta per non andare e gravare proprio sui tanti cittadini e famiglie che fruiscono di tali servizi. “Per il corrente esercizio – ha spiegato, infatti, il presidente dell’Unione dei Comuni Umberto Domizioli – si è deciso di confermare le tariffe dei servizi vigenti nell’esercizio 2017 e le quote a carico dei Comuni aderenti relative ai costi di gestione della funzione polizia municipale e polizia amministrativa locale e per gli altri servizi di confermare i criteri/quote di compartecipazione dei Comuni aderenti ai costi gestione”.
Domizioli ha illustrato anche le linee di indirizzo politico del documento. “Oltre alle cinque funzioni fondamentali, catasto, protezione civile, polizia locale, servizi statistici e servizi sociali, l’Unione dei Comuni gestisce anche segmenti di funzioni – ha ricordato il presidente Domizioli – più complesse e articolate quali le colonie marine, il trasporto sociale e l’università degli adulti, e altri anche di indubbia utilità per gli Enti aderenti per i risultati ottenuti in termini di contenimento delle spese quali il nucleo di valutazione delle posizioni organizzative dei Comuni, il ricovero cani randagi, la disinfestazione e derattizzazione del territorio. Nel corso del 2018 è intenzione di trasferire oltre a queste il SUAP, per il quale si è registrata una sostanziale convergenza da parte di tutti e sei i Comuni”.
La predisposizione del bilancio di previsione 2018 rappresenta, ha chiarito il presidente dell’Unione, “ancora un documento contabile di transizione in attesa di una possibile sua nuova articolazione e consistenza a seguito delle decisioni che verranno assunte dai Comuni aderenti in materia di gestione associata. Occorrerà pertanto rafforzare la volontà di collaborare tra Enti con la finalità di assicurare servizi adeguati, efficienti e qualificati realizzando economie di gestione attraverso un razionale utilizzo delle risorse umane e di quelle finanziarie. È stato differito al 31 dicembre 2018 l’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni. Entro tale termine le Amministrazioni comunali saranno chiamate ad adottare importanti provvedimenti volti a pervenire ad una obbligatoria gestione associata di tutte le funzioni individuate dal legislatore come fondamentali decidendo in ordine alle modalità di gestione delle stesse scegliendo tra l’Unione dei Comuni o le Convenzioni. La scelta dell’una o dell’altra forma di gestione associata presupporrà una diversa scelta strategica da parte di ciascun Ente locale sia dal punto di vista politico che tecnico-gestionale, trattandosi di modelli associativi profondamente diversi”.

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