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Cronaca

VALLESINA TRE GIORNATE DEDICATE ALLA RESISTENZA CON SPETTACOLI, INCONTRI E MOMENTI CONVIVIALI

VALLESINA 20 luglio 2015 – Un festival “modulare” di teatro sociale dalla struttura agile: progetto, spettacolo, incontro di approfondimento e momento conviviale con i prodotti del territorio. E replicabile in città diverse e differenti periodi e declinabile alle diverse tematiche del sociale, su cui di volta in volta focalizzare l’attenzione: salute mentale, disabilità, diritti, resistenza come sinonimo di impegno civile che parte dalla memoria e dalla storia. L’idea artistica che caratterizza T.E.S.P.I. è che l’esperienza artistica del teatro e quella educativa-formativa-terapeutica coincidano. L’intento degli organizzatori è quello di “avvicinare un pubblico vario, interlacciare il festival con la programmazione teatrale della città che lo ospitano, creare contenuti e approfondimenti, informare e far conoscere il territorio”. Così questo primo appuntamento estivo di T.E.S.P.I. ha la forma di Festival della Resistenza. Un’occasione, grazie anche alla coincidenza con il settantesimo della Liberazione, per tenere viva la memoria di un momento fondante della storia dell’Italia repubblicana.
A questo proposito l’assessore regionale Manuela Bora ha ricordato il contributo etico che la Resistenza ha dato alla nostra Costituzione e al settantennio di pace seguito alla seconda guerra, sottolineando che la Regione Marche ne tutela i valori con una legge apposita, la 15/2013. L’assessore alle pari opportunità (attitudine sociale contro le discriminazioni non solo di genere), ha detto inoltre che i principi della Resistenza devono oggi declinarsi in un nuovo impegno civile.tespi_1
Tre giornate per questa prima fase del festival (21, 28 e 31 luglio) in altrettante città della media e alta Vallesina (Cupramontana, Maiolati Spontini e Serra San Quirico) con concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, dibattiti su temi in diversa misura legati alla Liberazione.
Il via martedì 21 luglio al Parco Colle Elisa di Cupramontana dalle 19.30 con il concerto di musica andina di Emiliano Pede, a cui segue un aperitivo/cena e quello della band Quei Fiori Malsani che, ispirandosi ai cantautori, propone brani originali su tematiche sociali. Poi, alle 22.30 salgono sul palco i fratelli Sandro e Marino e Severini, ovvero The Gang, band storica di combat-rock che viene dal nostro stesso territorio, “irriducibili cantastorie sostenitori della cultura popolare” che in duo acustico presentano il loro ultimo album “Sangue e cenere” realizzato col contributo decisivo dei tantissimi fans.
Il 28 luglio T.E.S.P.I. si sposta a Maiolati Spontini per due appuntamenti: l’incontro alle 18.00 alla Biblioteca la Fornace EffeEmme23 a Moje con Matteo Petracci autore del libro “I matti del duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista” a cui segue la merenda con l’ANPI e alle 21.30 al Parco Colle Celeste per lo spettacolo di Ascanio Celestini, in prima regionale, “Niccioleta” (ingresso posto unico euro 10). Da un’idea di Andrea Camilleri, Celestini racconta una storia poco nota: la strage di Niccioleta, una piccola cittadina toscana invasa dai fratelli-severini The Gang (1)nazisti il 13 giugno 1944. Il motivo per cui i lavoratori protagonisti della strage lottavano non era la liberazione dell’Italia dall’invasore, ma la difesa della loro miniera e quindi del loro diritto di continuare a lavorare.
La giornata conclusiva, venerdì 31 luglio, è a Serra San Quirico e si apre alle 18.00 a Palazzo Piccioni (in piazza della Libertà) con letture e ricordi dal libro “Pagine di guerra e di speranza”. Si prosegue poi con la cena partigiana con l’ANPI, alle Logge Manin, a base di “pastasciutta dei Fratelli Cervi”, in occasione della ricorrenza della caduta del fascismo, il 25 luglio ’45. Allieta il pomeriggio il “Coro 24 marzo” della sezione ANPI di Matelica. Chiude il festival, all’Arena del Teatro alle 21.30, il concerto di Lorenzo Monguzzi in “Portavèrta” (ingresso posto unico 3 euro) con Daniela Savoldi al violoncello. Dopo la lunga avventura con i Mercanti di Liquore, Lorenzo Monguzzi, a lungo sideman musicale di Marco Paolini, ha dato vita a un nuovo progetto: un viaggio tra canzoni, parole e piccole storie. Canzoni che in parte parlano del passato, ma anche dell’oggi, della crisi di un sistema economico non più sostenibile e della sua ripercussione, in termini umani e sociali, nel presente.

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