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2 ottobre Prima giornata regionale dell’anziano

L’assessore Filippo Saltamartini: «Il 72% è in buona salute, i nostri sforzi sono concentrati su fragili e disabili»

Ancona – Il 2 ottobre, da quest’anno, è la Giornata Regionale dell’Anziano: lo ha stabilito il Consiglio in quanto organo legislativo. Dal 2005 il 2 ottobre infatti è già la Giornata dei Nonni in Italia.

«Questa giornata nasce per rappresentare una opportunità – fa rilevare l’assessore alla sanità e servizi dociali, Filippo Saltamartini – dare spazio alle persone anziane è indispensabile nella lotta alla riduzione delle disuguaglianze. Mettiamo a disposizione quasi 74 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la non autosufficienza, un provvedimento che riguarda da vicino gli anziani. Ma coloro che sono in buona salute rappresentano una opportunità e una risorsa».

Le Marche sono una regione longeva: il 25% dei marchigiani ha 65 o più anni. La speranza di vita per le donne è di 85,1 anni (contro una media nazionale di 84,4), per gli uomini di 80,8 (79,7 in Italia).

A dirci come stanno è il sistema di sorveglianza Passi d’Argento (Pda) attivo per le Marche presso l’Agenzia regionale sanitaria, che fornisce informazioni sulle condizioni di salute, stili di vita e sui bisogni di cura degli over 64 residenti in regione.

Ciò che emerge per il biennio 2020 -2021 è che l’86% degli over 64enni si sente in buona salute anche se 4 persone su 10 sono sedentarie, 6 su 10 presentano almeno una patologia cronica e il 37% si sente peggio rispetto all’anno precedente. Uno su 5 dichiara di essere insoddisfatto della vita che conduce.

Il campione delle Marche è costituito da 1.224 ultra 64enni di cui il 56,4% sono donne e 43,6% uomini: il 14% di loro vive in una condizione di isolamento sociale, il 12% ha molte difficoltà economiche e la percentuale di persone che svolge un lavoro retribuito è aumentata nell’ultimo biennio (8% contro il 5% del quadriennio precedente), infine il 29% rappresenta una risorsa fornendo un sostegno alla famiglia o ad altre persone, anche con il volontariato.

«I valori sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al quadriennio precedente nonostante la pandemia», rimarca Saltamartini.

A livello di attività fisica il 37% risulta essere “fisicamente attivo”, cioè raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Venendo allo stato di salute il 50% lo giudica discreto, il 37% buono, il 14% riferisce di stare “male o molto male” e il 20% si dichiara insoddisfatto della vita che conduce. Il 12% degli anziani presenta una disabilità, che rapportato alla popolazione ultra 64enni della regione Marche corrisponde a una stima di 46.500 persone: una persona su 3 ha almeno un problema di tipo sensoriale (fra vista, udito o masticazione) che non si risolve neppure con il ricorso ad ausili, circa 8 anziani su 100 mostra sintomi di depressione (contro il 10% circa della media nazionale).

Il 64% presenta poi una patologia cronica e il 27% più di due, in particolare il 31% riferisce di essere affetto da cardiopatie, il 20% da tumori, il 18% da malattie respiratorie e il 17% da diabete.

«Il quadro che emerge è comunque positivo perché il 72% degli anziani marchigiani è in buona salute (la media nazionale è del 70%) – conclude l’assessore – di contro purtroppo abbiamo un 16% che è rappresentato dai fragili che sono a rischio disabilità, e infine abbiamo un 12% di disabili: è su queste due ultime categorie che si devono concentrare i nostri sforzi».

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