Segui QdM Notizie
;

Basket

AURORA BASKET A FERRARA DUE PUNTI PER I PLAY OFF, COACH CAGNAZZO: “SARA’ COME UNA FINALE”

JESI, 12 aprile 2018 – Un sogno che può diventare fin da subito realtà.

Una vittoria per salire e accomodarsi sul treno chiamato play-off.

Questa la mission della Termoforgia, che Dominica con palla a due alle 18, andrà di scena nella tana di Ferrara, anch’essa in piena corsa per un posto al sole. Una sfida riservata a cuori forti, che può regalare la matematica certezza di finire tra le prime otto in classifica, oppure spingere il pathos fino alla gara interna con Ravenna, dove a quel punto occorrerà vincere obbligatoriamente e usare qualche ausilio tecnologico per i calcoli del caso.

Facciamo il punto della situazione con il Coach Aurorino Damiano Cagnazzo.

La rosa è finalmente tutta a disposizione. Quale la condizione generale in vista di questo sprint finale ?

Stiamo abbastanza bene, anche se dobbiamo fare i conti con qualche acciacco, ma stringiamo i denti. Anche perché con la posta in palio così alta, bisogna saper andare oltre alla condizione fisica.

La squadra sembra aver trovato il passo giusto. In quest’ottica è stato più utile l’inaspettato “schiaffo” con Roseto o l’incredibile successo con Trieste ?

Sono state due partite figlie dello stesso periodo di stagione, ed entrambe utili. Con Roseto, considerate le nostre condizioni, la sconfitta ci poteva anche stare ma ci ha riportato con i piedi per terra. Nella partita con Trieste invece è emersa la nostra capacità di reazione e sicuramente la vittoria ci ha dato un grande slancio.

Domenica, per tutte due le squadre, vincere significherebbe ottenere la certezza dei play-off. Possiamo definirla come una “finale” ?

I punti in palio sono i soliti due, ma è chiaro che in questo caso sono pesantissimi. Ogni possesso potrà essere decisivo, e i dettagli faranno la differenza. Dovremo se possibile, giocare anche oltre il nostro massimo. Ma se si vogliono disputare i play off, bisogna esser capaci di vincere anche partite come queste.

Stai preparando qualcosa di particolare per provare a limitare Mike Hall, autentica stella del campionato e di Ferrara ?

Il valore di Hall non lo scopriamo certo noi. Ma concentrarsi su di lui, dimenticando il valore degli altri, sarebbe un grande errore. Bisogna difendere e ragionare da squadra. Al di là dei singoli, vince sempre il collettivo che funziona meglio.

All’andata Ferrara riservò attenzioni “affettuose” al nostro play Ken Brown. Pensi che ora, ripeteranno il copione con Marques Green ?

Ovviamente si cura molto la conoscenza degli avversari, e faranno di tutto per limitare i nostri punti di forza. Dovremo farci trovare pronti.

Il nostro quintetto, andando oltre al dato anagrafico, può vantare notevole esperienze in partite di alta quota. Quanto può essere importante in questa fase ?

Aver giocato certe gare ti aiuta ad arrivare preparato all’appuntamento. Ma poi è fondamentale che le conoscenze e le esperienze che hai raccolto, si traducano in fatti in mezzo al campo.

La stagione dell’Aurora in ogni caso, può essere considerata straordinaria. Eppure in Estate qualcuno sosteneva che la squadra si era indebolita. In quel momento sorridevi o venivano dubbi anche a te ?

Io lavoravo. Consapevole che i giudizi sulla carta e i pronostici non scendono sul parquet.

Sei stato chiamato a guidare la prima squadra quando si doveva evitare una retrocessione, e dopo due anni c’è in ballo un posto tra le prime otto. Sembra la trama di una favola. Non trovi ?

Se nove anni fa, quando sono arrivato a Jesi, mi avessero raccontato questa storia, avrei detto che si correva troppo con la fantasia. Ma visto che invece è realtà, posso solo dire che se il mio contributo a questa crescita, è stato anche solo dello 0,1%, sono felicissimo.

In città il clima intorno al basket è tornato ad essere frizzante, ed anche a Ferrara tra pullman e mezzi propri, saranno in tanti a sostenervi. Quali sensazioni ?

Viviamo questo clima con enorme piacere. Il pubblico ci ha seguito in gran numero nelle trasferte abbordabili, e anche quando il chilometraggio era alto la curva è stata presente. La cosa ci fa molto piacere, a partire dal vedere gente che ci segue negli allenamenti. Il poter raggiungere un traguardo importante tutti insieme, ci dà ulteriore carica.

 

Marco Pigliapoco

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News