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JESI‬, IL MANUALE “IN GUARDIA…”, I CAMPIONI SVELANO I SEGRETI DELLA SCHERMA

16-4-15scherma1JESI, 16 aprile 2015 – …. Ma voi, ci capite qualcosa sulla scherma? Sapreste giudicare se la stoccata inferta da uno dei due contendenti sia o meno valida? Se formulate queste domande ad uno che non conosce a fondo questo sport sicuramente lo troverete spaesato, incapace di dare una risposta certa. A fare chiarezza sui segreti della scherma ci ha pensato una che ha cominciato a calcare le pedane della scherma jesina oltre quaranta anni or sono e che tutt’ora dedica parte del suo tempo libero dagli impegni professionali all’insegnamento di questo sport a giovanissimi atleti del Club Scherma Jesi; questa sportiva è Susanna Batazzi, distintasi alle Olimpiadi di Montreal (1976) e di Mosca (1980). L’architetto jesino, in collaborazione con Stefano Cinotti, giovane studente toscano, ha scritto un interessante libro che già dal titolo fa trapelare il contenuto: “In guardia – Piccolo manuale per capire la scherma”, edito dalle Edizioni Gei. Il libro si apre con una nota di Giorgio Scarso, Presidente della Federazione Italiana Scherma (Fis); in un passaggio Scarso afferma che “Grazie a questa guida, sono certo che migliorerà ancor di più la percezione di questo sport, rappresentando un’opera importante nel processo di crescita, promozione e sviluppo del nostro sport”.16-4-15scherma2

Ma andiamo con ordine, cominciamo dall’intervento di Dino Mogianesi, della Gei, che ha lamentato l’assenza di un rappresentante del Comune proprio all’indomani della conclusione dell’anno in cui Jesi è stata “Città europea dello sport”. Susanna Batazzi, invece, ha cominciato con un pensiero rivolto al Maestro Ezio Triccoli, fondatore del club schermistico e, soprattutto forgiatore di tantissimi campioni. A tale proposito la Batazzi ha messo in risalto il fatto che dal 1976 ad oggi tra i protagonisti delle olimpiadi c’è stato almeno un rappresentante di Jesi. E proprio riferendosi a questo dato la campionessa/scrittrice si è lasciata andare ad una (giustissima) considerazione sull’assenza di un qualche amministratore pubblico: “chi sa – ha detto – se il titolo di città europea dello sport sarebbe stato assegnato a Jesi se non ci fosse stata la scherma”. Dopo aver giustificato le assenze di Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, impegnati fuori sede, rispondendo alla domanda di una collega la Batazzi ha detto di dedicare questo manuale al figlio Jacopo.16-4-15scherma3
E’ stata poi la volta di un’altra campionessa e tutt’ora impegnata nell’insegnamento della scherma: Annalisa Coltorti che ha rievocato alcune “avventure” sportive (e no) vissute assieme alla Batazzi, come quella volta che a Minsk si ritrovarono in un bosco a vendere jeans e con il denaro raccolto, acquistare caviale. Era il 1977. Parlando di cose serie la Coltorti ha rivendicato l’importanza del ruolo di chi sta dietro ai tanti campioni della scherma, dagli insegnanti ai preparatori atletici e ai tanti altri personaggi che stanno dietro le quinte.
Per ritornare al “piccolo manuale” diciamo che questo ha avuto una tiratura di 2.500 copie (la più elevata per la edizioni Gei), che alcune centinaia di queste sono state richieste dalla Fis per essere distribuite ai giovanissimi che parteciperanno ad un evento nazionale, che il prossimo mese sarà presentato al salone del libro di Torino, che si avvale delle belle immagini di Augusto Vizzi, che è in vendita nelle librerie jesini al prezzo di €. 12,00 e che quanto prima sarà disponibile anche nel resto d’Italia.
(Sedulio Brazzini)

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