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MOIE Silvia Segnan, la poesia che avvicina i cuori e cura l’anima

Poetessa, fotografa, pittrice con una grande sensibilità in tutto ciò che affronta

MOIE, 12 settembre 2021 – Da una collaborazione e da una partecipazione di intenti nasce spesso un evento interessante, qualcosa di diverso che riesce a scuotere il torpore di un fruitore perso nelle problematiche che ciascuno di noi si trova ad affrontare in questi giorni.

Che purtroppo ci tengono forse a distanza dai moti dell’anima e della mente che sono una parte importante della nostra esistenza. Scostarsi per un po’ da questi momenti che cadono su di noi come una pioggia acida, e vivere le proprie riflessioni sulla vita, non è da tutti. Anche se la vita è un insieme di S”, solitudine, sofferenza, sentimenti, sogni, silenzio. Aggiungete il sostantivo che volete e sentitelo vostro

Silvia Segnan (ancora due “S”), una giovane che vive a Moie, ha scelto di aprire la sua anima per raccontare i momenti che hanno identificato una parte della sua vita recente. E lo ha fatto grazie all’aiuto dell’Erboristeria l’Essenziale di Moie, con Paola Cuicchi, che ha messo a disposizione la piccola galleria all’aperto nel retro del suo atelier, per esporre le foto e le poesie, pinzate su di un filo che, già di per sé, è il simbolo della solitudine.

Sembravano, foto e poesie appese, Birds on the wire, parafrasando Leonard Cohen, elementi che costruiscono un percorso. Foto e poesie dallo Studio di Gianna Scortichini «in grado di progettare, creare e produrre. Da sempre – dice – abbiamo avuto a cuore l’ambiente e grazie alla linea verde adottata stampiamo a impatto zero con l’ambiente». 

 Una meraviglia da toccare con mano e, se volete, anzi dovete, anche con l’olfatto. Infine CreArt, azienda di progettazione e produzione di oggetti di artigianato e di corsi formativi per trasferire antichi saperi relativi all’arte e l’artigianato locale

Dunque, le poesie di Silvia erano appese con fogli volanti, chi ha voluto, come l’amica del cuore Marta Tacconi, ne ha letta pubblicamente qualcuna, certo l’atmosfera l’aveva già creata Silvia, di cui non ho detto che è una poetessa, una fotografa, una pittrice e proprio per questo ha regalato un pomeriggio che riassumo con le sue parole.

“Grazie di esserci in questo mio viaggio, c’è la musica, ci sono le fotografie delle mie pause tra le valli e le rive al sole, c’è la natura che parla come la più grande intrattenitrice, origine di profumi, colori, e soprattutto di emozioni. Ci sono le frasi. C’è la voce. Inizia così questo piccolo viaggio tra le parole, a volte appena pensate, a volte sussurrate, a volte temute, più spesso urlate. Tra le campagne e in mezzo ai sogni. Non aspettiamo la poesia per risolvere la vita, non è quella che aggiusta le cose e mette pace ai dolori. Non è la poesia a fare miracoli, a rendere immortali le relazioni. Ma la poesia avvicina i cuori, distende i pensieri, insegna all’ascolto e cura l’anima

Accenno, anzi riporto, solo una poesia delle tante che Silvia ha letto: si intitola “E sui campi”.

“E sui campi / si specchiavan / quei cieli. / Sotto l’azzurro, / di tramonto / quasi dorati. / Ma non sarà / un colore / a fare dolce / l’estate. / Bensì un ricordo ,/ uno di quelli / mai abbandonati”. 

C’è una grande sensibilità in tutto quello che Silvia affronta, una caratteristica che oggi si sta perdendo o che non ha più quel peso umano e morale, soprattutto tra i giovani. E c’è sempre un lui, come c’è una lei per dare un tocco alla nostra vita, ai “nostri posti davanti al mare”, alla natura dei monti mentre il sole si infila fra “le spalle della notte” o risale dalle onde.

Il manifesto “Maria de Buenos Aires”

Spero che Silvia abbia la possibilità di riunire insieme ancora una volta poesie, foto e disegni o quadri. Della sua sensibilità e della sua fisionomia si è accorta, recentemente, anche la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, che le ha dedicato una magnifica “copertina” (il manifesto principale), dell’apertura della stagione lirica alcuni giorni fa con “Maria de Buenos Aires”.

Appuntamento a presto, Silvia.

Giovanni Filosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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