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Falconara Riparte l’iter per bonificare l’ex area Antonelli

“Sin”, il sindaco Stefania Signorini: «Finalmente potremo restituire alla città un’area a vocazione pubblica che con il Pinqua accoglierà attività a vocazione culturale e ricettiva» 

Stefania signorini sindaco falconara

Falconara – E’ stato approvato martedì scorso, 30 maggio, dalla Giunta regionale il nuovo accordo di programma per la caratterizzazione e la bonifica del Sin (Sito di interesse nazionale) di Falconara.

Il documento è già stato sottoscritto dal Comune e dovrà essere siglato dalla Provincia (che lo aveva già approvato), prima di essere inviato al Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica. Il nuovo accordo sostituisce quello sottoscritto nel 2010 e permette di far ripartire l’iter di bonifica, fermo da anni. Già oggi una società specializzata incaricata dall’Arpam installerà gli strumenti per completare la caratterizzazione del suolo nell’area Antonelli.

Per l’area verde di Villanova manca infatti l’indagine soil gas, che accerta la presenza di gas nel sottosuolo. Questa sarà completata entro l’anno, perché dovrà essere eseguita una indagine per ogni stagione, dalla primavera all’inverno. Il completamento della caratterizzazione è guidato dall’Arpam, che negli anni passati aveva redatto il Piano di bonifica ed eseguito le prime fasi della caratterizzazione stessa.

L’iter per la bonifica dell’area Sin si è rimesso in moto dopo una lunga serie di sollecitazioni da parte del sindaco Stefania Signorini, che nel 2019 aveva convocato un tavolo di lavoro con Regione Marche e Arpam per capire come mai le operazioni si fossero bloccate, nonostante un finanziamento di 3milioni disponibile sin dal 2006 e il primo accordo tra enti siglato nel 2010.

«Fin dal mio insediamento seguo l’iter della bonifica – spiega il Sindaco – che era stato già finanziato, ma si era inspiegabilmente bloccato. La Regione Marche all’epoca è stata subito individuata come soggetto attuatore dell’accordo e ha ricevuto i fondi stanziati dal Ministero dell’Ambiente, ma la Giunta regionale guidata dal centrosinistra  non si è mai seriamente attivata per onorare questo impegno. Ora finalmente l’iter è ripartito e questo permetterà di restituire ai falconaresi aree a vocazione pubblica, in particolare il parco e il complesso dell’ex Area Antonelli, che intendiamo riqualificare attraverso il programma Pinqua».

Il progetto di riqualificazione, con un investimento complessivo di 8,25 milioni di euro finanziati con il Pnrr, prevede in particolare di recuperare i vecchi manufatti un tempo utilizzati come magazzino comunale. Senza l’ulteriore consumo di suolo il progetto intende offrire una sede ad attività legate all’intrattenimento e creare un collegamento con la spiaggia vicina, attraverso la realizzazione di attività di ristoro.

Troveranno spazio anche una piazza, un’area di parcheggio coperto e sarà riqualificata l’area di verde pubblico attrezzato. Il tutto a poca distanza dall’ex Squadra Rialzo, che accoglierà il teatro cittadino e un museo dei trasporti.

Quanto all’iter per la bonifica, alla fine del marzo scorso è stato condiviso il nuovo accordo tra Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara. Contestualmente è stato stilato un cronoprogramma stringente, che fissa nel 2025 il termine ultimo per ultimare la bonifica di terreni strategici per lo sviluppo del territorio. L’Amministrazione comunale è determinata a ottenere la bonifica nei tempi previsti, specie in relazione al sottopasso di via Monti e Tognetti, dove ricade l’ex Area Antonelli: questa è infatti interessata dal programma Pinqua, finanziato per 8,25 milioni di euro.

Obiettivo dell’accordo è la messa in sicurezza, la bonifica e il recupero delle aree che ricadono nel sito inquinato, di interesse nazionale. La Regione Marche si è impegnata a dare priorità a questi interventi e rispettare il cronoprogramma di ogni scheda.

I finanziamenti sono quelli già individuati, ma se sarà a sua volta individuato il responsabile dell’inquinamento (che va ricercato dalla Provincia) per legge dovrà rifondere la spesa.

L’accordo prende in esame tre aree: il sottopasso di via Monti e Tognetti, con l’inizio dell’ultima caratterizzazione durante la primavera 2023 ed eventuale bonifica da completare entro il 2025, operazioni finanziate per 822mila euro; i suoli e la falda dell’area circostante (l’importo stanziato per il completamento delle indagini e l’eventuale bonifica è di 248mila euro); il campetto della parrocchia di Santa Maria della Neve a Montemarciano (che dovrà concludersi entro la fine del 2026 ed è finanziato per oltre 900mila euro).

Dall’accordo è stato stralciato l’intervento di caratterizzazione e bonifica dell’area marino costiera (con un aumento delle disponibilità per gli altri interventi) a seguito dell’indagine della Procura sull’inquinamento del sottosuolo nell’area limitrofa. L’intervento è rimandato in attesa di sviluppi dell’indagine.

Degli oltre 3 milioni disponibili nel 2006 ne sono già stati spesi 1,3 per la redazione del progetto di bonifica e per le caratterizzazioni già eseguite.

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