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Castelplanio In pensione il Capo reparto dei Vigili del Fuoco Angelo Melaranci

«Porto con me tanti ricordi belli ma anche meno belli: non dimenticherò mai il suono dei carillon nel cimitero di San Giuliano che suonavano per cullare le piccole 27 anime degli scolaretti vittime del crollo della scuola»

di Cristiana Loccioni

Castelplanio, 1 marzo 2023Ultimo turno di lavoro terminato lunedì scorso e da oggi 1 marzo il Vigile del Fuoco Angelo Melaranci appende la divisa al chiodo, ma porterà sempre nel cuore i ricordi di questi anni passati al servizio della gente.

Il 10 luglio del 1985 Angelo Melaranci prende servizio nella sede di Milano Centrale, nel 1986 viene trasferito a Firenze presso il distaccamento di Figline Valdarno dove resta fino al ’90, per poi arrivare al Comando di Roma dove resta per 25 anni.

Conosce Francesca, sua moglie, originaria di Castelplanio, si trasferisce ed entra al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona ricoprendo il ruolo di Capo reparto esperto nonché Capo sezione del Turno A nel Comando.

Non sarà certo facile metabolizzare l’idea della pensione dopo 38 anni trascorsi come Vigile del Fuoco, a dare tutto se stesso anche nelle gravi calamità che hanno colpito il nostro territorio come terremoti, incendi e alluvioni.

Ma Angelo potrà ora dedicarsi a 360° al suo hobby, la scultura e la modellazione della creta, le sue opere negli ultimi anni gli hanno regalato non poche soddisfazioni, come l’altorilievo donato a don Mariano Piccotti che fa bella mostra di sé in una nicchia nelle mura storiche di Poggio San Marcello, o la lampada da tavolo che ha donato al Prefetto di Pesaro Tommaso Ricciardi dove viene riprodotta l’effige dei Vigili del Fuoco, altre due si trovano proprio nel distaccamento di Jesi: si tratta di un altorilievoFigli della Notte, decorato a mano e di una cornice in terracotta nella quale sono riportati i nomi di tutti i Capo distaccamento cittadini. Bellissima, poi, la mostra dedicata al Giorno della Memoria.

Con i colleghi tanta riconoscenza: «Una stretta di mano, una parola o una pacca sulla spalla, ci siamo salutati, c’è stata da parte loro tanta riconoscenza, e questo mi gratifica molto», afferma Angelo.

La lampada donata al Prefetto di Pesaro, Tommaso Ricciardi

«Il Vigile del Fuoco è una figura sociale che sta in mezzo alla gente, andando incontro a tutte le problematiche, nel mio ruolo di Capo reparto esperto mi sono spesso trovato a fare da padre ai mie colleghi, abbiamo tutti bisogno di una pacca sulle spalle o una parola di conforto nelle situazioni difficili che spesso ci troviamo ad affrontare, a volte si deve essere forse più psicologi. Porto con me tanti ricordi belli altri meno: non dimenticherò mai, la melodia dei carillon nel cimitero di San Giuliano, in Molise, che suonavano per cullare quelle piccole 27 anime, le vittime del crollo della scuola venuta giù con il terremoto».

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