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Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI La proposta: «Un fondo di solidarietà per la comunità»

«Chiediamo al Sindaco di pensare al bisogno reale della collettività»

 

CERRETO D’ESI, 28 marzo 2020 – Un fondo di solidarietà per aiutare tutta la comunità; questa la proposta lancita dal consigliere del Partito Comunista dei Lavoratori di Cerreto d’Esi Marco Zamparini. 

Idea motivata dai «Giorni difficili per tutta la nostra comunità, per il resto d’Italia e del mondo», nata dall’impulso dagli stessi cittadini che hanno chiesto al consigliere di intervenire pubblicamente per cercare di convincere l’Amministrazione comunale a usare in altro modo il milione di euro ricevuto dall’assicurazione legata i danni agli edifici pubblici subiti nel sisma 2016/17.

«Si tratta, in effetti, di una cifra già tutta impegnata in opere, che in questo momento e anche in futuro non sono di nessuna utilità per i cittadini di Cerreto e di cui si potrebbe assolutamente fare a meno. Stesso discorso vale per l’acquisto del terreno per la nuova scuola che, senza voler entrare nel merito della scellerata scelta, in questo momento non è da annoverare fra le priorità per la cittadinanza. Noi crediamo – spiega Marco Zamparini – che quei fondi vadano accantonati innanzitutto per dare un aiuto a tutti quei lavoratori che vengano a trovarsi in difficoltà a causa del fermo delle attività produttive, ai commercianti che inevitabilmente vedranno drasticamente ridotte le loro entrate, agli artigiani anche loro colpiti in modo pesante dagli avvenimenti, agli anziani e a tutte quelle famiglie in difficoltà».

Apre anche ad una quota da trattenere per il comune Zamparini, osservando che «Sarebbe anche opportuno che il Comune acquisti dispositivi di protezione individuale da fornire sia ai cittadini che ne abbiano bisogno ,ma anche ai volontari che tanto stanno facendo per aiutare chi si trova in difficoltà. Siccome nessuno di noi può fare previsioni sulla durata di questa tragedia, sarebbe anche indispensabile che il Comune abbia liquidità di riserva per ogni evenienza futura non prevedibile».

«Insomma, chiediamo al Sindaco e agli assessori di pensare al bisogno reale della collettività – conclude –  se non lo si fa in questi momenti, allora quando?».

(redazione)

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