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CHIARAVALLE Centro Arcobaleno, i genitori dei disabili difendono le operatrici

Antonio Ilario Palumbo, rappresentante delle famiglie e dell’Anffas invita a evitare polemiche strumentali

CHIARAVALLE, 4 maggio 2020 – «Le operatrici del centro Arcobaleno di Chiaravalle hanno sempre lavorato con grande professionalità e attenzione, con impegno e sensibilità».

Antonio Ilario Palumbo, presidente e rappresentante delle famiglie dei ragazzi del centro Arcobaleno e dell’Anffas, che tutela le persone con disabilità, si schiera al fianco delle educatrici della struttura e difende il loro operato.

«Ho il compito di tutelare le famiglie dei ragazzi dell’Arcobaleno – continua – e nessuno dei genitori dei ragazzi ospiti del centro si è lamentato o si è rivolto al sottoscritto per avanzare critiche. Le operatrici con disponibilità hanno sempre collaborato con costanza per rendere la vita dei nostri figli ottimale all’interno del centro, per cui non capisco le critiche che alcuni hanno rivolto anche in forma anonima alle operatrici. La qualità della vita e la tranquillità dei nostri figli è lo scopo fondamentale del nostro agire».

Palumbo sottolinea anche che in questo periodo le educatrici sono impegnate a sanificare e a cambiare alcune disposizioni interne al centro Arcobaleno in vista della riapertura, per garantire la massima sicurezza per i ragazzi, mentre altre educatrici sono impegnate nel settore della Protezione Civile dando il loro supporto per il territorio.

«Quindi non è vero, come adombra qualcuno, che le operatrici sono a casa ad aspettare il loro stipendio senza far nulla. Il centro è chiuso non per volontà loro o del Comune ma per ordinanza dello Stato e la retta giornaliera è sospesa dal giorno della chiusura forzata fino alla riapertura. Cerchiamo di essere più collaborativi, amorevoli e comprensivi tra noi, il buonsenso e la nostra trasparenza ci faranno andare avanti in ogni cosa, anche se con difficoltà, perché nulla nella vita è facile. Come il Vangelo ci insegna dobbiamo vivere nel segno dell’amore, della pace, della pazienza e della benevolenza».

Gianluca Fenucci

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