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Chiaravalle Edoardo sul palco dello Zecchino d’Oro

Con lui e Aurora di Civitanova Marche salgono a 17 i piccoli solisti marchigiani dalla prima edizione del 1959 a oggi

Chiaravalle – Anche due piccoli rappresentanti delle Marche parteciperanno all’edizione dello Zecchino d’Oro 2023, in onda dall’1 al 3 dicembre su Rai 1 con la direzione artistica di Carlo Conti. 

Edoardo, di 10 anni, proveniente da Chiaravalle, canterà Zitto e Mosca”, scritta da Flavio Careddu e Irene Menna; Aurora, di 9 anni, proveniente da Civitanova Marche, canterà Ci vorrebbe un ventaglio, scritta da Emilio Di Stefano. 

Con la partecipazione di Edoardo, appassionato di musica, informatica e di viaggi, e di Aurora, appassionata di danza e musical, arrivano a 17 i bambini provenienti dalle Marche che hanno partecipato allo Zecchino d’Oro dalla prima edizione del 1959 ad oggi.

«La canzone Zitto e Mosca” mi piace tantissimo perché mi si addice molto, infatti, non sto zitto un attimo e non perdo mai occasione per intonare una canzone».

Come dice lo stesso Edoardo, il testo parla dei bimbi che sono a volte spiriti ribelli, sempre in movimento e pronti a chiacchierare. Qualche volta però è importante anche imparare ad ascoltare per scoprire che anche gli altri hanno tanto da dire e aiutarci a capire meglio il mondo che ci circonda.

Edoardo

Nella canzone Ci vorrebbe un ventaglio” si affronta, invece, in modo giocoso il tema del cambiamento climatico invitando ad avere un po’ più d’amore per questa terra che ci ospita e ci dona tanta bellezza, per non farla soffrire più.

Edoardo e Aurora fanno parte dei 17 solisti che, accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, interpreteranno le 14 canzoni in gara, scelte tra 580 proposte arrivate in Antoniano a seguito del bando autori. 

Aurora

I brani, firmati da 35 autori – tra cui esperti di canzoni per bambini e grandi artisti come Maurizio FabrizioGianfranco Fasano, Max GazzèLoredana Bertè, Matteo Bocelli, Paolo VallesiPiero Romitelli, Lorenzo Baglioni e tanti altri – sono la conferma di come la musica dello Zecchino d’Oro anche quest’anno sia un mezzo unico per comunicare e declinare tramite il linguaggio dell’infanzia temi legati all’attualità che coinvolgono tutti, non solo i più piccoliI testi delle canzoni, infatti, raccontano dall’importanza di abbattere muri e confini alle tematiche ambientali, dal rapporto con il futuro all’importanza e al significato della pace, dalla ricchezza che vive nelle diversità alla musica che riesce a veicolare valori fondamentali per la società come l’incontro e il dialogo.

I piccoli interpreti provengono da 10 diverse regioni e 3 Paesi esteri (Grecia, Bulgaria e Albania.

La 66ª edizione dello Zecchino d’Oro è intitolata “La musica può” e vuole celebrare tutto quello che la musica ha generato in più di 60 anni di vita.

La musica può divertire ed educare: generazioni di bambini e bambine insieme alle loro famiglie hanno condiviso l’allegria e la spensieratezza che le canzoni e i piccoli artisti portano nelle loro case. 

La musica può diventare pane e offrire sostegno alle persone più fragili: in Antoniano grazie alla musica dei bambini del Piccolo Coro e allo Zecchino d’Oro si è potuto sostenere le mense francescane – 18 in Italia e 5 all’estero, in Ucraina, Romania e Siria -, con la campagna Operazione Pane, e si è dato vita al Centro Terapeutico di Bologna che accompagna le famiglie di bambini e ragazzi con qualunque tipo di difficoltà dell’età evolutiva.

In attesa di conoscere i piccoli solisti durante le puntate in diretta dall’1 al 3 dicembre su Rai 1, è già ripartita la ricerca degli interpreti per l’edizione 2024 con il tradizionale percorso legato alla gara con la ricerca delle canzoni e i casting che registrano decine di tappe in tutta Italia. 

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