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Jesi “Così fan tutte”, l’anteprima giovani riempie il Pergolesi

Nell’ambito del progetto “Musicadentro” che propone un percorso di guida all’ascolto e successivamente a teatro la visione delle quattro opere inserite nel cartellone della 56ma Stagione Lirica di Tradizione

Jesi – Un bel colpo d’occhio offriva, ieri pomeriggio 18 ottobre, il Teatro Pergolesi che ospitava centinaia di giovani studenti, per l’anteprima a loro dedicata di Così fan tutte di Mozart (in programma per la Stagione lirica di Tradizione domani alle 20.30 e domenica alle 16), coinvolti nel progetto di educazione musicale “Musicadentro”, indirizzato alle scuole secondarie di II grado della provincia di Ancona ed esteso anche agli allievi della Scuola Musicale “G.B. Pergolesi” di Jesi e alle Università per Adulti locali.

E quando ci sono gli studenti, c’è anche simpatia che ci fa ricordare tempi lontani, quando – in modalità differente – eravamo (insieme ad altri della mia età) ospiti del Massimo jesino durante la stagione di prosa. Troppa acqua è passata… per cui guardiamo quella che scorre accanto alla “generazione Z”.

Un evento promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini, in collaborazione con Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana e con il contributo di Trevalli Cooperlat, educational partner 2023, “Musicadentro”, che di base propone un percorso di guida all’ascolto, e successivamente a teatro la visione delle 4 opere inserite nel cartellone della 56ma Stagione Lirica di Tradizione.

Un successo, se si pensa che 1.950 persone di cui oltre 1.660 studenti dei licei e degli istituti tecnici e professionali di Jesi, Fabriano, Falconara, Ancona, Senigallia e Sassoferrato, hanno aderito al progetto di formazione.

Tutti ragazzi già preparati, c’erano anche insegnanti e accompagnatori per cui sono passato quesi inosservato. Ad un amico che mi ha chiesto prima di entrare dove andassi alla mia età, ho risposto candidamente che “sono un ripetente”.

Ma, oltre la battuta, c’è stata l’atmosfera creata dalla sinergia di una musica, di una messa in scena in cui tutti, nessuno escluso, si è tirato indietro.

Mi hanno detto, gli addetti ai lavori, che “è una prova generale, con quello che comporta la generale”. Invece, non c’è un personaggio o un addetto ai lavori, dal palcoscenico alla buca con l’orchestra, che si sia tirato indietro.

Pochi piccoli brusii, ogni tanto, ecco, i brusii possono far parte di una generale, ma una grande attenzione.

Quello che succedeva in scena, in uno scrigno meraviglioso che nasceva dai bozzetti e dagli studi di Milo Manara, con una compagnia che ha assecondato il fascino sensuale della messa in scena senza risparmiarsi, mi ha fatto trovare circondato da giovani che, con serietà, mi hanno comunicato il loro apprezzamento per quanto visto in scena, alla fine della generale.

Pomeriggio intenso e comunque un successo anche questo di ieri. 

(foto Binci)

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