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CHIARAVALLE NELL’UOVO DI PASQUA SPUNTA LA SORPRESA, SOTTO PIAZZA MAZZINI C’ERA UN INSEDIAMENTO ROMANO

CHIARAVALLE, 31 marzo 2018 –  Dentro l’uovo di Pasqua, anzi sotto il selciato di piazza Mazzini, i chiaravallesi trovano una sorpresa.

scavi piazza mazzini

Dove ora c’è il monumento ai caduti e la piazza interessata dalla ristrutturazione, sicuramente si trovava un insediamento romano dell’Età di Augusto.

A due anni e mezzo di distanza dal rinvenimento nel chiostro abbaziale di reperti archeologici risalenti all’età del Bronzo, al 1500 avanti Cristo, e ancora una volta in virtù dei lavori di riqualificazione di un’area del centro storico, vengono alla luce reperti che riscrivono e arricchiscono la storia di Chiaravalle, sempre legata alla tradizione cistercense ed all’edificazione, nel XII° secolo, dell’abbazia di S.Maria in Castagnola.

“Durante lo scavo fognario per la riqualificazione della piazza – dice un’archeologa della società Archeolab che lavora per conto della Soprintendenza alle Belle Arti – sono emerse stratigrafie contenenti reperti archeologici che hanno una cronologia varia, in alcuni contesti sono disturbati dall’intervento di costruzione della piazza in età moderna. Ci sono reperti affini a quelli trovati nel chiostro e quindi dell’età del Bronzo e ci sono delle tracce della presenza di un insediamento romano, dell’età augustea e della prima età imperiale”.

Ma cosa si è trovato grazie al lavoro delle ruspe e degli addetti che si occupano della ristrutturazione di piazza Mazzini.

“Diversi reperti, soprattutto lucerne, monili, oggetti in ceramica che fanno presagire uno stanziamento romano che fino ad ora all’interno del nucleo storico di Chiaravalle non era mai stata registrata”.

piazza mazzini

Una novità significativa che contribuisce ad arricchire ulteriormente la storia della città ma che non rischia di fermare i lavori di riqualificazione dello spazio.

“Sono materiali mobili che riusciamo a recuperare – afferma l’archeologa – e che magari andranno a rinfoltire la mostra già esistente situata al primo piano della vicina biblioteca comunale che si affaccia proprio sulla piazza. Le zone che indaghiamo le liberiamo e le opere di ristrutturazione possono proseguire. Non è da escludere che i reperti siano anche in alcune zone della piazza che sono ancora coperte dall’asfalto e sarà difficile studiare perché non sarà possibile scavare da tutte le parti”.

 

Gianluca Fenucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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