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CINGOLI Cosa farai dopo la quarantena? Alla ricerca di normalità (2)

Tra le tante testimonianze, particolari quelle di Andrea Cipolloni, Mirco Compagnucci, Gina Onea, Manola Polita e Annamaria Colombi

CINGOLI, 3 maggio 2020Proseguono le nostre domande ai cingolani sul post-quarantena. Alla vigilia del tanto atteso 4 maggio, infatti, abbiamo raccolto le testimonianze della popolazione di Cingoli, desiderosa di tornare quanto prima alla vita di tutti i giorni.

Mirco Compagnucci

Mirco Compagnucci (parrucchiere): «La mia quarantena finisce il 14 maggio, quindi avrò ancora tempo per pensare. Sicuramente taglierò i capelli a tutti i miei amici, ne hanno bisogno!».

Manola Polita

Manola Polita (commessa):  «Farei subito una bella passeggiata verso il mare all’alba o al tramonto, poi voglio riabbracciare i miei cari amici e amiche: vorrei recuperare serate e cene con loro. Vorrei tornare a viaggiare e a fare la vita che facevo prima».

Andrea Cipolloni

Andrea Cipolloni (imprenditore servizio noleggio con conducente e venditore di auto): «La mia attività non ha avuto delle restrizioni, ovvero ho potuto lavorare sempre con degli accorgimenti. Finito questo “incubo” della pandemia, mi dedicherò con tutte le mie forze alla ripartenza delle mie attività di noleggio e vendita auto, ma la cosa che mi manca di più è pedalare in piena libertà nella nostra splendida natura cingolana, ma sono certo che tutto tornerà come prima al più presto».

Annamaria Colombi

 Annamaria Colombi (insegnante): «Dopo la quarantena vorrò riabbracciare uno ad uno i miei alunni che in questo periodo sono stati la mancanza più grande, vorrò sentire di nuovo il chiacchierio festoso della mia classe. Vorrò urtare ed essere urtata nella calca di una festa, senza provare più paura dei miei simili. Andrò a vedere il mare: contemplare la distesa azzurra mi infonde un’immagine di libertà e sconfinamento».

Gina Onea (operatrice socio-sanitaria): «Sono positiva al Covid-19 dal 10 aprile, e ancora non sono guarita. Il mio desiderio è lasciare alle spalle tutto questo dolore e farmi una camminata nel verde, per poter respirare meglio».

Serena Volponi (studentessa): «Riabbraccerò coloro che in questo tempo mi sono stati vicini da lontano. Poi mi piacerebbe tornare a scuola di ballo».

Tommaso Sopranzetti (studente universitario): «Spero di tornare a studiare negli Stati Uniti».

Angela Mazzuferi (pensionata): «Andrò su per la Valle e sul “Pontecato” a Capo di Rio a trovare i veticchi e gli asparagi, se ancora ce ne saranno!»

Maria Rapaccini ed Emilia Mazzuferi (pensionate): «Vorremo rivedere i nostri nipoti! Ci mancano da morire, abbiamo una voglia pazza di riabbracciarli!».

Nicola (imprenditore) e Giuliano Gagliardini (artigiano) (nipote e zio): «Ci accontenteremmo di fare semplicemente quello che facevamo prima».

Su Instagram, infine, è nata la pagina “Poi vorrei Cingoli”, dove i giovani e gli adolescenti stanno scrivendo in maniera anonima quello che vorrebbero fare una volta terminata la quarantena, anche in maniera provocatoria e scherzosa.

C’è chi vorrebbe riassaporare il gelato di “Pierino” (della Gelateria “Il Cortile”), chi vorrebbe andare a ballare al Garden del Circolo Cittadino il venerdì sera o chi vorrebbe cenare nei ristoranti e tavole calde della città, o anche chi semplicemente vorrebbe godersi il panorama del Balcone delle Marche o il sole dei Viali Valentini.

(foto in primo piano Gianluca Scalpelli)

Giacomo Grasselli

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