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CINGOLI Discarica, la delusione di “Campagna Pulita” nei commenti dei residenti (parte 4)

In occasione della mancata chiusura dell’impianto di Fosso Mabiglia, i residenti si sentono “traditi”

CINGOLI, 22 novembre 2021 – Domenica 31 ottobre 2021 doveva essere il “giorno famoso” della chiusura definitiva della discarica di Fosso Mabiglia

Incredibilmente, nell’ultimo mese della sua attività di sette anni e quattro mesi, sono state proposte due modifiche al design della struttura. La prima, una modifica non sostanziale, è già stata autorizzata dalla Provincia per ridurre di mezzo metro lo strato drenante pluviale.

Il secondo cambiamento, cosiddetto sostanziale, è stato quello di proporre un aumento tra 40.000 e 75.000 metri cubi in più di rifiuti non pericolosi, che manterrebbe aperta la discarica per altri due lunghi anni.

Queste proposte hanno irritato la comunità locale rappresentata da Campagna Pulita. Di recente quaranta di queste famiglie hanno manifestato la loro contrarietà in un incontro tra Campagna Pulita, il Comune di Cingoli e il presidente del Cosmari, Pezzanesi (sindaco di Tolentino, ndr).

Per celebrare questo “anniversario”, ecco il comunicato stampa, che contiene tutti i commenti di queste persone, e che è arrivato in tempo per il giorno esatto, domenica 31 ottobre, in cui è stata programmata la chiusura della discarica. 

Campagna Pulita vuole che tutti conoscano la frustrazione provata dalla comunità locale che ha già dato tanto, per tanto tempo, solo per essere ignorata e tradita dalle autorità locali responsabili di questa assoluta debacle.

Questi commenti (che trovate di seguito, ndr) sono stati tutti inviati al nostro gruppo WhatsApp e quindi raccolti in un unico documento. Il Sindaco di Cingoli e il Presidente di Cosmari sono stati informati dei nomi dei contributori, ma si allegano i commenti anonimi per mantenere la loro privacy. Questi commenti rendono la lettura scioccante ed emotiva.

Tony Smith – responsabile Campagna Pulita 

Parte 4 di 4

«Purché non sia accanto alla mia porta»

Residente 35 (1 km dalla discarica): «In una calda serata nella sala consiliare di Cingoli, con poche eccezioni i consiglieri non sono interessati alle discussioni sulla discarica.  Poi un assessore fa il commento “nessuno vuole una discarica vicino alla propria porta” e la si vede pensare “purché non sia accanto alla mia porta”. Qui sta il nocciolo della verità. Cingoli vuole i soldi che appartengono alle vittime e concede il disagio ai suoi residenti. Consiglio a tutti i consiglieri di mettere i loro scarti vegetali su un piatto in camera per 14 giorni, magari poi cominceranno a capire che cosa sono i rifiuti lì per i residenti».

«Ci si ritrova calunniati da promesse non mantenute»

Residente 36: «Qualche anno fa ho deciso di consolidare le mie radici proprio in questo stupendo territorio. È proprio così che proiettare il proprio futuro in una zona come la nostra significa dare respiro al territorio, investendo nella speranza di intralciare con meno ostacoli possibili. Ecco però, che oltre all’incantevole regalo della discarica di Fosso Mabiglia, ci si ritrova calunniati da promesse non mantenute. A quanto pare valorizzare il territorio significa, per talune istituzioni, tentare in tutti i modi di sabotare frazioni di confine, espandendo ecomostri già distruttivi di per sé. Del resto, però, ci ritroviamo con chilometri di illuminazione pubblica che non può far altro che esaltare il perfetto manto stradale immutato da decenni. Quindi quali sono gli investimenti? Quali le voci ascoltate? Quali le azioni volte a sanare la ferita che la discarica ha creato alla popolazione residente? La nostra voce unanime deve essere ascoltata, così come noi stessi abbiamo fortemente creduto alla lunga lista di promesse che ci sono state fatte nel lontano 2008»

«Io mi sono fidata»

Residente 37«Abito a poche centinaia di metri dalla discarica e devo dire che sono molto delusa da questa situazione. In campagna elettorale ricordo perfettamente che sia il sindaco uscente Saltamartini che l’attuale sindaco Vittori, quando con i miei compaesani domandammo loro cosa sarebbe successo alla scadenza dei 7 anni per quanto riguarda la discarica, ci tranquillizzarono dicendo che sarebbe stato cercato sicuramente un nuovo sito, o semmai come alternativa ci sarebbe stata Fermo. Io mi sono fidata. Mi sembra di rivedere un film già visto 7 anni fa: com’è che quando si tratta di concretizzare non c’è sito diverso da Cingoli?»

«Tradisce tutte le promesse fatte 7 anni fa»

Residente 38«Esprimo tutto il mio disappunto nel constatare che in 7 anni non è stata ancora trovata una soluzione definitiva e condivisa per lo stoccaggio dei rifiuti. Il prolungamento, motivato come “emergenza”, tradisce tutte le promesse fatte 7 anni fa e continua a penalizzare una piccola comunità che ha già sofferto molto negli ultimi anni. L’impatto visivo, il fetore del compost, il traffico incessante dei camion e l’accecante illuminazione notturna deturpano il territorio ed arrecano un grosso danno economico a tutte le piccole attività che cercano di creare valore e lavoro nella nostra terra».

«I miei ospiti rimangono amareggiati, delusi e spesso adirati»

Residente 39: «Il mio agriturismo si affaccia sulla discarica, è presente dal 1996 e negli anni sono stati fatti moltissimi investimenti, con molto lavoro e passione. Al solo impatto visivo i miei ospiti rimangono amareggiati, delusi e spesso adirati. Che speranza abbiamo di poter andare avanti? Che senso ha continuare a investire, a mettere entusiasmo, tempo e lavoro? Lo abbiamo accettato, seppur subendo una violenza, e abbiamo aspettato per 8 estati la fine di questo strazio, fiduciosi nelle promesse dell’Amministrazione. Ci sono solo due alternative al fatto che in 7 anni e 4 mesi non sia stata trovata un’alternativa prevista dal progetto: o una totale incapacità dell’Amministrazione o la decisione già presa di accanirsi sul nostro territorio, mentendo consapevolmente. Non intendo più subire l’umiliazione di dovermi io scusare con i miei ospiti per il tanfo, la vista deturpata, i moscerini e la paura di respirare aria non pulita, come si aspettano venendo in un agriturismo in piena campagna. Non sono io che mi devo scusare».

«Questa proposta dovrebbe essere accantonata»

Residente 40: «Mi oppongo alla proposta di ampliamento della discarica! Ho acquistato la mia proprietà a meno di 3 km a sud-ovest di Fosso Mabiglia, con l’intenzione di sviluppare un sito turistico,  portando ulteriore consuetudine e reddito alle imprese locali. Ho una vista fantastica sulla campagna marchigiana, rovinata solo dall’attuale “pugno nell’occhio”, ma mi è stato assicurato che ci si stava dirigendo verso l’imminente chiusura. Non solo la sua vita è già stata allungata, ma ora si suggerisce di rinnovare questa estensione, rendendola anche più grande e più vicina. Non posso gridare di no più forte e insistere sul fatto che questa proposta dovrebbe essere accantonata».

«State rovinando un territorio così bello»

Residente 41 (a circa 1000 metri dalla discarica): «Voglio esternare tutto il mio disagio nell’affacciarmi dalla mia abitazione, state rovinando un territorio così bello come quello di Cingoli solo per vostri interessi. Poi è anche vero che nessuno dei nostri politici abita nelle vicinanze della discarica, quindi si capisce il tutto. Voglio ancora credere in voi e spero di non pentirmene».

«È arrivata l’ora di passare la palla»

Residente 42 (800 m dalla discarica): «Non vedo direttamente il sito di abbancamento, ma non vedere non vuol dire anche non sentire il forte odore che emana la discarica. Ho scelto di vivere in una zona rurale, rinunciando a tutti quei beni e servizi che una città possa offrire, ma non voglio rinunciare a continuare a vivere qui. Capisco che i rifiuti si producono tutti i giorni e da qualche parte vanno pur messi, ma abbiamo già dato il nostro contributo per ben 7 lunghissimi anni, e a nostro discapito abbiamo giocato un ruolo fondamentale per tutta la società. Adesso è arrivata l’ora di passare la palla, è arrivata l’ora di richiudere questa ferita e lasciare che il tempo la rimargini».

«Ora si sentono delusi e traditi»

Residente 43: «I miei genitori abitano a Botontano, in linea d’aria a qualche centinaio di metri dalla discarica. Ho sentito parlare molte volte loro di questa cosa e, anche se erano contrari quando è stata fatta, hanno sempre detto che bisognava essere pazienti, perché avevano assicurato loro che dopo pochi anni sarebbe stata chiusaOra si sentono delusi e traditi da promesse fatte e non mantenute, non è giusto che devono sopportare ancora… Cari amministratori, se fossero vostri genitori? Quaranta famiglie, oltre cento persone che ve lo dimostrano: ci opponiamo all’unanimità a questa inaccettabile proposta di abolizione dell’accordo e di estensione della discarica di Fosso Mabiglia e faremo tutto il possibile per evitare che ciò accada».

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