Segui QdM Notizie

Attualità

CINGOLI IL GRANA PADANO FA SCUOLA AL “VARNELLI”

 

Gli studenti incontrano il formatore del Consorzio di Tutela. La lezione tra storia, esperienze sensoriali ed innovazione

 

CINGOLI, 8 marzo 2019 – Le classi quarte dell’Istituto Alberghiero di Cingoli si sono ritrovati a faccia a faccia con il Grana Padano DOP. In questi giorni, infatti, i ragazzi hanno incontrato un formatore del Consorzio di tutela del famoso formaggio italiano, il sig. Paolo Parisse.

Prima dell’intervento dell’esperto, la Dirigente Scolastica dell’IPSEOA “Varnelli” di Cingoli, prof.ssa Maria Rosella Bitti, ha introdotto l’incontro. “E’ una tradizione ormai consolidata nel nostro Istituto – ha affermato – e si inserisce perfettamente nella filosofia formativa del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP.”

La dirigente si è poi rivolta ai ragazzi. ’È indispensabile – ha aggiunto – che gli allievi di un Alberghiero conoscano le tradizioni, la storia e le caratteristiche delle ‘materie prime’ che utilizzano nella ristorazione. E’ nostro obiettivo far comprendere agli studenti come e quanto un prodotto enogastronomico rappresenti la sintesi più alta dell’identità, della cultura e della bellezza del nostro Paese. L’iniziativa proposta rappresenta un’occasione insostituibile per trasformare le conoscenze teoriche in competenze ed esperienze dirette”.

Parisse ha aperto l’incontro proponendo un interessante excursus riferito alle radici storiche del Grana Padano. Furono i monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle, intorno all’anno 1135, a realizzare la prima forma di Grana Padano per far fronte ad un’accresciuta disponibilità di latte.

Il nome scelto era semplicemente “caseus vetus”, “formaggio vecchio”, a causa della lunga stagionatura, per distinguerlo da quelli freschi che andavano consumati in fretta. Divenne ben presto proprio “grana”, per i granelli bianchi (i cristalli di calcio) che punteggiavano la sua pasta semidura.

La lectio magistralis è proseguita con gli aspetti più tecnici. L’esperto, infatti, ha esposto e varie fasi del processo di produzione del Grana Padano: dalla lavorazione del latte in caldaie in rame, alla salatura, asciugatura e stagionatura (da un minimo di 9 ad oltre 20 mesi), per arrivare alla marchiatura finale.

La seconda parte dell’incontro si è svolta con una degustazione verticale guidata, con tre scaglie di Grana Padano di tre diverse stagionature. Parisse ha insegnato agli studenti come esercitare i sensi e lasciarsi emozionare dagli aromi e dai sapori, declinando il lessico affascinante del degustatore.

Gli studenti hanno potuto così assistere ad una coinvolgente esperienza sensoriale in cui gli aromi, i gusti, i profumi e le corposità si fanno metafore di tradizione e professionalità.

Alla fine della lezione, Parisse ha voluto ringraziare i presenti. “Sono qui grazie alla disponibilità e all’ospitalità della Dirigente Scolastica, – ha riferito – so che esiste un corpo-docente attento e sensibile alle relazioni con il mondo esterno, con le realtà aziendali e produttive.”

L’esperto ha concluso rivolgendosi alla platea di ragazzi presenti. “Come futuri cuochi – ha aggiunto – avete un grande compito: emozionare. E per emozionare dovete conoscere molto bene le materie prime.

Il Consorzio Tutela Grana Padano nasce dalla nostra passione per il territorio in cui viviamo da sempre, dal desiderio di salvaguardare l’esperienza e la competenza tramandata da generazioni e dalla lucida intenzione di voler valorizzare questo ricco tessuto di sapere e di saper-fare, unico e irripetibile”.

Giacomo Grasselli
[email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News