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Cingoli “La strategia dell’abbandono”, il libro

Al Circolo Cittadino, organizzato dall’Anpi, l’incontro con l’autore jesino Leonardo Animali

Cingoli, 3 maggio 2022 Leonardo Animali (foto in primo piano) presenta il libro “La strategia dell’abbandono. Cronache di una modernità senza visione” (Ventura Edizioni, 2020).

L’appuntamento, organizzato dall’Anpi, sezione di Cingoli e Apiro, è per sabato 14 maggio al Circolo Cittadino di Cingoli, ore 17. Dialogherà con l’autore l’avv. Alessandra Piccinini, presidente della sezione Anpi di Cingoli e Apiro.

Laura Trappetti, ricercatrice in campo artistico, leggerà alcuni brani del libro. E’ prevista la partecipazione straordinaria della violinista Serena Cavalletti.

«Voglio molto bene a questo posto. Non ci sono nato, è vero, ma dove si nasce è casuale, non lo si può determinare. Te lo devi prendere così come è capitato, e fare due cose: rimanere o andartene», ha detto Leonardo Animali, classe 1969, nato a Jesi, che vive da qualche anno in una piccola frazione di 28 abitanti del Comune di Genga. Ha svolto incarichi politici elettivi fino al 2012. Dal 2009 fa parte del Popolo delle Partite Iva.

Dopo aver lavorato per Uffici di diretta collaborazione del Parlamento, da libero professionista si occupa di progetti formativi. Da anni si interessa di tematiche del settore agroalimentare e delle aree interne. Collabora con il settimanale diocesano L’Azione di Fabriano, e con i portali di informazione Lo Stato delle Cose e Terre di Frontiera.

«Dove si vuole vivere però, si può scegliere. Se non di più, almeno vale quanto. Io, concittadino per comune nascita di un imperatore, ho scelto di vivere qui, nella terra dei due Papi; entrambi re. Mi ha sempre mosso una forte disaffezione, mista a timore, verso le parole radici e identità».

«Mi è sempre venuto istintivo pensare all’idea di casa, come la definiva Marvin Gaye: Wherever I lay my hat that’s my home. Chi non vuole bene a questo posto, a questi territori interni in genere, e a chi ci vive, nativi, ritornanti, restanti, sono quanti si sono trovati di volta in volta a rappresentare la politica. E credo che così sarà anche in futuro. Non sono ottimista in questo».

In questa occasione ci illustra il suo ultimo libro rimarcando la sua premura e attenzione per il territorio marchigiano.

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