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CINGOLI Le Prime Comunioni a luglio nella cornice del Cristo delle Marche

L’idea del parroco don Patrizio Santinelli è stata accolta dai catechisti e dai genitori, nonostante un iniziale scetticismo

CINGOLI, 14 giugno 2020Le Prime Comunioni della Parrocchia “Santa Maria Assunta” di Cingoli si svolgeranno sabato 25 luglio alle ore 18 nell’incantevole location all’aperto del Cristo delle Marche-Domus San Bonfilio (ex Casa Smorze), in località Internone (foto in primo piano di Nadia Stacchiotti da Racconti di Marche).

È questa la scelta del parroco don Patrizio Santinelli, condivisa con il vescovo mons. Nazzareno Marconi, con i catechisti e i genitori, ma che sta facendo discutere e non poco la comunità cristiana cingolana.

Il rinvio causato dal Covid-19

La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere il 10 maggio scorso, seconda domenica del mese e giorno della Festa della Mamma, come da tradizione a Cingoli. Le messe, tuttavia, sono ripartite dal 18 maggio scorso, a causa della sospensione imposta causa Covid-19.

In un primo momento  si era pensato a rinviare l’evento al 2021, dato che la Collegiata di Sant’Esuperanzio, sede naturale dell’evento per via dell’inagibilità dal 2016 della Cattedrale di Santa Maria Assunta, può contenere solamente 80 persone con le misure legate al distanziamento sociale.

I bambini classe 2010 che riceveranno il sacramento sono 34 e, aggiungendo genitori ed eventuali nonni presenti alla celebrazione, si supererebbe quota 200 unità, andando così contro i dettami della curia maceratese, che prevede un numero massimo proprio di 200 persone all’interno delle chiese per le funzioni.

L’idea di don Patrizio e delle catechiste-animatrici

La proposta di un luogo alternativo è partita dal parroco don Patrizio Santinelli, il quale si è consultato con le catechiste e animatrici dei comunicandi. Il vescovo della diocesi di Macerata, Recanati, Tolentino, Cingoli, Treia, mons. Nazzareno Marconi, ha dato il nulla osta, fermo restando il rispetto del limite di 1.000 persone per le celebrazioni all’esterno, stabilito dalla curia il 14 maggio scorso.

Il Cristo delle Marche (foto di Manola Polita)

La Domus San Bonfilio si trova in località Internone, nel mezzo del futuro nuovo Parco delle Tassinete, a 10 km circa dal centro di Cingoli. Da lì può ammirare una vista mozzafiato, da Cingoli, al Monte Conero, fino ai Monti Sibillini.

A fare da cornice la scultura di Gesù Crocifisso del “Cristo delle Marche” realizzata da Nazzareno Rocchetti, scultore e fisioterapista degli sportivi alle Olimpiadi. La location ha vinto il ballottaggio con l’Hortus Meditationis della Biblioteca di Cingoli e con lo Stadio Spivach di via Cerquatti.

L’idea di fondo è quella di far riscoprire l’importanza del sacramento dell’Eucarestia, facendo vivere ai bambini un momento di preghiera intimo, svincolato da celebrazioni extra come il classico pranzo con tutta la famiglia, per far godere a pieno un’esperienza di fede completa nel Signore. I nuclei familiari saranno disposti distanziati tra loro in piccoli gruppi, in modo da garantire il rispetto delle misure igenico-sanitarie.

«Speriamo – spiega don Patrizio – che il tempo sia bello. Lo spazio non manca e permetterà a tutti di partecipare, senza fare assembramenti e nel rispetto delle regole. Il 25 luglio la cerimonia sarà solo per i bambini del capoluogo, per le altre parrocchie cingolane la scelta sarà a discrezione dei rispettivi parroci».

Il gruppo dei comunicandi è guidato dalle catechiste Elena Contoni e Valentina Rango, coadiuvate dalle giovani animatrici Valentina Crescimbeni, Alice Peranzoni, Vittoria Schiavoni, Eva Carotti e Chloè Poinsel.

«È una soluzione – spiega il team tutto al femminile – che ci permette di tornare alla normalità e far vivere ai bambini un momento importante come la Prima Comunione con gioia e unità. Per fare ciò, abbiamo scelto un posto meraviglioso immerso nella natura, con un panorama mozzafiato. Speriamo che questa “soluzione” possa essere un’esperienza indimenticabile, pensando principalmente alla felicità dei bambini. Celebrare la funzione in un luogo aperto come quello della Domus San Bonfilio permette loro di passare quel momento non solo con i genitori, ma anche con i nonni e gli zii, che avranno l’occasione di partecipare a quest’evento, condividendo a pieno il simbolo del sacramento».

La Domus San Bonfilio (foto di Manola Polita)

I contro della scelta

Sui social la notizia è stata accolta con entusiasmo dai “neutrali”. I genitori, invece, hanno avuto un’iniziale scetticismo rispetto alla proposta. Le perplessità riguardano innanzitutto l’accessibilità al luogo, dato che gli spazi per parcheggiare sono limitati.

Alcune auto dovranno gioco forza posteggiare nell’area nelle vicinanze dell’Equiturist, che è distante circa 2 km dalla Domus San Bonfilio, per poi proseguire a piedi. Il secondo dubbio è quello relativo ai nonni, dato che alcuni di loro sono molto anziani e necessitano anche di carrozzine per accedere alla location.

Le criticità riguardano anche l’eventuale cena con il resto dei parenti, dato che le attività commerciali sono aperte al sabato pomeriggio e non tutti riuscirebbero a essere presenti, specie chi non vive a Cingoli, costringendo alcuni a rinviare il banchetto al giorno successivo, domenica 26 luglio.

Oltre ad essere soprattuto un momento spirituale, queste Prime Comunioni, infatti, potrebbero essere un’occasione per ritrovare interi nuclei familiari, separati forzatamente a causa del lockdown.

L’entusiasmo dei genitori

Alla fine, tuttavia, la gran parte delle famiglie è tornata sui propri passi e ha accettato la proposta di don Santinelli. Tra i genitori dei 34 bambini c’è Sabina Barontini, consigliera comunale di maggioranza.

«Ad una prima reazione – chiarisce la mamma di Ludovico – di stupore misto a incertezza, è susseguito entusiasmo e grande coinvolgimento da parte di tutti noi genitori. Sono convinta che sarà un’esperienza emozionante e sicuramente indimenticabile, per ognuno dei nostri bambini: sia per il contesto paesaggistico unico, in cui lo sguardo riesce ad abbracciare terra e mare della nostra splendida regione, sia per la forza che solo la natura può trasmettere! La funzione, poi, avrà luogo all’aperto, di fronte al “Cristo delle Marche”, un’opera immensa, in granito nero, raffigurante Cristo, che è stata posizionata in questo luogo proprio nel 2010, anno di nascita dei bambini che si apprestano a ricevere la Prima Comunione. Sarà un’esperienza nuova per la nostra comunità, ma anche un segno di rinascita, in un momento storico così delicato».

Il commento di Giovanni Sbergamo

Anche Giovanni Sbergamo, maestro della primaria di Grottaccia e collaboratore parrocchiale tra i responsabili dell’associazione “Sant’Esuperanzio” commenta positivamente la proposta.

«Credo di poter affermare – chiarisce – che sarà un’esperienza tanto bella quanto unica e inaspettata. Per i bambini sarà un evento unico ed irripetibile che non dimenticheranno mai più. Riceveranno il corpo di Gesù in un ambiente nuovo e suggestivo, credo sia una cosa straordinaria vivere il contatto con l’Eucarestia direttamente insieme al creato. Sarà una festa bella con tanti aspetti innovativi che segneranno il cammino di questi ragazzi. Con questa giornata apprezzeranno ancora di più il dono che Dio ha fatto all’uomo, sia il più importante dell’Eucarestia, del farsi Uomo prima e donarsi dopo, sia per la natura, in modo che possano capirlo, comprenderlo e saperlo ringraziare. Nel momento in cui riceveranno per la prima volta Gesù nel loro cuore e nella loro anima, avranno modo di alzare gli occhi e girare lo sguardo intorno per apprezzare le meraviglie del creato, che sono sempre opera del Buon Dio».

In caso di maltempo, comunque, la funzione si celebrerà presso la Collegiata di Sant’Esuperanzio, alla presenza dei soli bambini e dei genitori, con ingressi contingentati.

Giacomo Grasselli
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