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CINGOLI SFUGGITA CON LA FAMIGLIA AL DISASTRO DI GENOVA: «QUI DOBBIAMO MOLTO AL NOSTRO SINDACO»

viadotto diga castreccioni

CINGOLI, 17 agosto 2018 – Dopo la paura, la rabbia di Antonella Campana, cingolana che lavora a Jesi, scampata al crollo del viadotto Morandi a Genova.
Stava passando sul ponte quella tragica mattina di martedì 14 agosto scorso quando ha sentito la strada vacillare sotto le ruote del furgoncino sul quale viaggiava con la famiglia.
Poi un camionista si è  fermato, è sceso di corsa dal proprio automezzo e ha gridato: «Andate via, il ponte sta crollando».
Pochi attimi, Antonella e famiglia riescono ad allontanarsi poi il disastro. Salvi per miracolo.
Oggi dopo la gran paura sale la rabbia e quando le chiediamo se vuole aggiungere qualcosa, lei risponde di essere indignata con chi fa succedere tutto questo.
I ponti non devono cadere, i bambini non devono morire per un ponte crollato, paghiamo per la manutenzione di tutto ciò.
E incalza: «Ora tutti a ringraziare il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, per la manutenzione del viadotto sulla diga di Castreccioni (foto in primo piano), però in passato in tanti gli hanno dato addosso».

E quando le chiediamo come sta, risponde: «Io sto realizzando piano piano, ma sono felice di essere viva».

(c.ade.)

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