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Cronaca

CORONAVIRUS State a casa! I ‘soliti noti’ al Parco del Vallato se ne fregano

Ieri, nel pomeriggio, uno scooter a scorrazzare. Le forze dell’ordine controllano e i ‘residenti’ fuggono. Appena Municipale, Polizia o Carabinieri se ne vanno, ritornano e riconquistano il territorio

JESI, 17 marzo 2020 – Dobbiamo stare tutti a casa, uscire solo se c’è vera necessità: passeggiate da soli o portare a spasso i cani esclusivamente nei pressi della propria abitazione.

Per ognuno di noi l’isolamento corrisponde a un sacrificio, eccome, ma è importante rispettare le indicazioni e le raccomandazioni.

Solo così potremo tornare alla normalità il prima possibile. Questo ci hanno detto, questo va rispettato.

Dunque dobbiamo stare tutti a casa? Certamente che no! I decreti, le ordinanze ed i suggerimenti per i soliti noti del Parco del Vallato non valgono.

Questi, come prima e più di prima, stazionano nel medesimo posto, si incontrano, si danno la mano, bevono, fanno insomma come pare a loro.

Mentre tutti gli altri restano chiusi nelle loro case, loro no.

Nei giorni scorsi i Vigili del fuoco sono stati costretti a recintare l’interno della vegetazione, sopra la casetta dei camperisti, perché lì c’era anche un dormitorio abusivo.

Ma imperterriti i soliti noti continuano nella loro attività di stazionamento e presidio.

Ieri poi, nel pomeriggio, i percorsi pedonali del Parco sono diventati per molti minuti piste per chi si divertiva a scorrazzare con lo scooter.

Sono state chiamate le forze dell’ordine, arrivate subito sul posto. Ma le forze dell’ordine fanno quello che possono, a volte con le mani legate.

Arrivano anche tre o quattro volte al giorno per controllare e puntualmente i ‘residenti’ si eclissano, ognuno con la personale via di fuga.

Appena agenti della Polizia Locale, Polizia o Carabinieri se ne vanno, ritornano e riconquistano il territorio.

Nel parcheggio Zannoni poi, da giorni, sosta anche un camper che stando alla targa non è residente. Vogliamo immaginare che sia tutto in regola.

Il quanto durerà questo stato di cose, il restare tutti a casa, dicono gli esperti dipende dai comportanti individuali e collettivi.

Allora è giusto che la collettività, la quale rispetta nel complesso in maniera ferrea le disposizioni, si preoccupi e denunci i comportanti individuali non conformi al bene comune.

E va fatto qualcosa e subito.

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