Segui QdM Notizie

Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

  ANCHE A TE E FAMIGLIA


Che Cupido sia un nano di merda lo sappiamo benissimo. ‘Ste frecce le tira a cazzo di cane, spesso e volentieri in posti molto bui lontano dal cuore, dove fanno un male della madonna. E non c’è fama, bellezza o potere che tenga. Prima o poi il dardo che ti colpisce alle spalle e ti fa strisciare i dentini sull’asfalto arriva. Tranquillo, che arriva. Ti puoi chiamare anche William Bradley Pitt ed essere il biondo più desiderato del pianeta, ma pure tu, a un certo punto della fiera, devi volare molto basso. Raga’, anche Brad Pitt è stato “friend-zonato”. Cos’è la “friend-zone”? È quella zona paludosa dove tutti, almeno una volta, siamo stati confinati: quella del “per me sei solo un amico” (se sei un uomo) o “ti considero come una sorella” (se sei donna). Chi ha osato rifilare il due di picche a Brad Pitt? Per la serie “la vendetta è un piatto che si gusta freddo”, la sua ex storica, Jennifer Aniston. I fatti, a grandi linee, sono questi: Brad lascia Jenn per Angelina ma dopo dieci anni d’amore la Jolie lo molla e lui, adesso, sta sotto a un treno. Davvero, non sa più che pesci pigliare: è depresso, sconvolto e solo come un cagnaccio randagio. Io me lo immagino Brad, UNO DI NOI, che, dopo aver controllato ogni virgola del profilo di Angy, pubblica a ripetizione aforismi del cazzo su facebook, poi chiama uno per uno i numeri della rubrica e frantuma i coglioni a conoscenti e non, parlando solo di lei: “Ma dai, Brad, che vuoi che sia, morto un papa se ne fa un altro! Perché non esci con noi stasera? Guardiamo la partita, ti bevi una Sambuchina, ti svaghi un attimo, così non ci pensi a quella stronza”. “No, Francè, non c’ho voja, davvero…voi fate pure, magari vi raggiungo più tardi”. Ed eccolo lì, Brad Pitt, il sabato sera, chiuso in casa al buio, puzzolente, la barba incolta da giorni, che tira su col naso mentre ascolta “Passerotto non andare via…”. Poi, si sa, anche lui la pagnotta se la deve guadagnare, allora vola a Londra per promuovere un film. Qui viene a sapere che c’è anche la Aniston (ai tempi sputtanata su scala cosmica, ora felice con un altro). “Jenn…la mia Jenn…”: Brad scorre il film coi momenti più belli del suo primo matrimonio e nostalgicamente rivuole un po’ di quel calore sul suo cuore gelido. “Adesso la chiamo”. E la chiama davvero, incurante del fatto che, dicesi karma, legge del contrappasso o giustizia divina, nella vita tutto torna, inculate comprese.

Ecco, io, quella telefonata tra Brad e Jenn, me la immagino più o meno così.

– Pronto, ciao, so’ io.

– Io chi??

– Brad.

(Silenzio) Ah.

– Non sei contenta de sentimme?

– Come no…ma perché non m’è comparso il nome tuo sulla chiamata? Che per caso hai nascosto il numero?

– Ma te pare?? Sarà la Vodafone che qua a Londra non pia un cazzo. Weh, piccole’, come stai?

– Eh, Dio non peggio. Come mai ‘sta telefonata? Che c’hai bisogno de qualco’, Brè?

– No, dai, così, pe’ chiacchiera’ un pezzetto. È tanto che non ce sentimo…anzi: perché non esci con me stasera? Così parlamo meglio, me racconti della tua vita, te racconto la mia…

– Eeh??

– Sì, dai, te porto da “Gigi lo Zozzone”, fa certi bucatini all’amatriciana che te lecchi pure el piatto…

–  Ah fregnone, so’ allergica al pomodoro, non te ricordi?!

– Ah, già, è vero…va be’, fa pure la carbonara, l’agnello a scottadito, el coniglio in potacchio. Perché, ‘na bella tegamata de cappelletti in brodo, che t’ha fatto, eh, Jè??

– Ma io davvero non so que te dice la testa…

– Perché? Manco el brodo te piace?

– Ma que c’entra el brodo…eppò io stasera c’ho da fa’, non posso proprio.

– Que c’hai da fa’?

– Eeh, c’ho da fa’…c’ho le melanzane sul foco, c’ho da finì de fa’ el presepio…el muschio ndo lo trovo?? Me so’ pure persa un Re Magio, chissà ndo cazzarola è gito a finì…

– Daje che la casa nasconde ma no rubba…que sarà mai??

– Sarà, sarà. Po’ devo streccia’ le luci dell’albero, smeriglia’ le palle, monta’ su la scala pe’ infila’ la punta…aho, se sa quanno cominci, ma mica quanno finisci de sfaccenna’…

– E va be’, sfaccenderai doma’…

– No-no, non posso…in più non sto manco be’, me sa che c’ho ‘n virus intestinale…sarai matto a famme scappa’ co’ sto freddo.

– C’hai il virus e te magni le melanzane??

– Vabe’, que c’entra, quelle le fo sulla piastra senz’olio, po’ in caso le congelo…insomma, n’altra volta, dai. Come avessi accettato.

– Ma…me stai a da’ ‘na sòla, Jè?

– Fa’ ‘n po’ te. Ciao, ammò te saluto.

– Ehm…ma io…veramente…

– Brè, Buon Natale.

– Buon Natale un ca…

– Ecco, esattamente: a te e famija.

Click.

Insomma, io a volte mi sentirei pure pronta per una storia. Ma metti che mi fidanzo, poi una mattina di Natale mi sveglio e mi ritrovo taggata nell’album “Semplicemente noi”… No-no, meglio non rischiare.

([email protected])

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News