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Dalla scopa alla briscola: quali sono i tradizionali giochi di carte italiani

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I giochi tradizionali delle carte, dalla briscola alla scopa

I giochi di carte sono indubbiamente tra i più comuni passatempi, non solo per gli italiani. Da quando esiste un’offerta di casinò online il Poker come il Blackjack ha conosciuto una diffusione superiore.

Molti dei giochi tradizionali sono riusciti pertanto a resistere all’incuria del tempo e ancora oggi si propongono come valide soluzioni per l’intrattenimento.

D’altro canto, per giocare bastano letteralmente solo le carte e nei vari giochi è sufficiente annotare dei punteggi, talvolta semplicemente a mente, senza ricorrere a tabelloni o apparecchi vari che magari non sono sempre di facile reperibilità.

Il poker e gli altri giochi

Evidentemente, uno dei giochi di carte più noti è proprio il Poker, che da qualche tempo a questa parte ha visto anche lo sviluppo di un vero e proprio ambiente professionistico, con tanto di tornei ufficiali in giro per il mondo.

Sulla base dei valori delle carte, il gioco consiste nel formare delle combinazioni di queste ultime. Al termine di una mano vince chi ha la combinazione che vale di più.

Il Poker si caratterizza per le numerose varianti sorte negli anni.

Ad esempio, nel Texas Hold’em e nell’Omaha esistono dei giri di puntate chiamati “pre-flop”, “flop”, “turn” e “river”. Il giro di puntate pre-flop comincia dopo che a tutti i giocatori sono stati consegnate le hole cards, mentre le puntate sul flop hanno luogo dopo che sono state scoperte le prime tre carte comuni.

Il turn viene dopo la quarta carta comune e il river dopo la quinta. Nel Texas Hold’em i giocatori ricevono solo due carte a testa, il “full” vale più del “colore” e non c’è distinzione tra i semi.

Il sette e mezzo

Un altro gioco che è riuscito a entrare nel linguaggio popolare è il Sette e mezzo, in cui si ricevono poco alla volta sempre più carte nel tentativo di non arrivare a un punteggio di otto e di fare più punti del proprio avversario, che è direttamente il mazziere.

Non si gioca con o insieme agli altri, ma a turno. Una volta ricevuta la prima carta, che rimane scoperta, il giocatore può scegliere se chiederne un’altra o accontentarsi, ma se il banco riesce anche solo a pareggiare il punteggio vince la mano.

Nel Sette e mezzo ha particolare rilevanza il ruolo della “matta”, cioè il re di denari che può assumere qualsiasi valore stabilito dal giocatore, a patto che si tratti di unità intere o di un singolo punto.

Simili al Sette e mezzo ci sono il Blackjack e il Baccarat.

Blackjack e il Baccarat

Nel primo il punteggio massimo che si deve ottenere è di 21, ma ci sono alcune regole particolari come quella dello “split” che si può applicare quando come seconda carta se ne riceve un’altra dello stesso valore della prima, che consente al giocatore di continuare la mano come se ne stesse giocando una, raddoppiando comunque la puntata.

Nel Baccarat, importato da Macao, il calcolo dei punteggi chiede invece che vengano escluse le decine: se si raggiungono 15 punti, per esempio, in realtà se ne ottengono solo 5.

Non mancano giochi di carte molto più semplici come Asso pigliatutto e Rubamazzo, che ricordano molto la classica scopa.

Le regole del gioco

Le regole della scopa sono piuttosto semplici: in sostanza, lo scopo del gioco è quello di rilevare le carte presenti sul tavolo tramite quelle che si ricevono all’inizio di ogni mano. Si effettua una scopa quando con una carta si lascia il tavolo libero da ogni carta.

Con un 4, ad esempio, si può prendere un altro 4, ma anche un 3 e un asso.

Il maggior numero di carte totali e carte d’oro prelevate costituiscono i punti, il maggior numero 7 permette di ottenere il punto della primiera, il sette e mezzo vale di per sé un punto e ogni singola scopa vale un punto.

La briscola, invece, è totalmente diversa.

All’inizio vengono distribuite 3 carte e se ne lascia un’altra scoperta sul tavolo, che indicherà il seme della briscola.

I giocatori calano una carta alla volta con lo scopo di prendere quella dell’avversario e fare punti, ma una carta che sarà dello stesso seme della briscola vincerà sempre su una carta che non lo è.

Le carte hanno valori differenti, ma il 2, il 4, il 5, il 6 e il 7 non assegnano punti.

A prescindere dal gioco, dunque, le carte che vengono rimosse dalla propria mano possono rivelare un’importanza fondamentale ai fini dei punteggi.

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