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DPCM Le Marche inserite nella zona gialla, restrizioni da venerdì
4 Novembre 2020
La nostra regione è nella fascia meno a rischio, ecco che cosa cambierà
ANCONA, 4 novembre 2020 – Tre le fasce nelle quali è stato suddiviso il nostro Paese alla luce del nuovo Dpcm illustrato stasera dal premier Giuseppe Conte. Le Marche sono in quella gialla, vale a dire un territorio regionale dove è più basso il fattore rischio covid e, di conseguenza, con misure – che entrano in vigore da venerdì 6 novembre – meno restrittive rispetto alle zone rosse e alle arancioni.
Gialle come le Marche anche Friuli Venezia Giulia, Veneto, le province di Trento e Bolzano, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sardegna.
Nelle zone gialle
• Obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa
• Divieto di uscire di casa tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, salute, necessità
• Chiusura centri commerciali pre festivi e festivi, aperti all’interno soltanto gli alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole
• Chiusura di mostre, musei, sale bingo, oltre a cinema e teatri
• Trasporti mezzi pubblici con capienza ridotta al 50%
• Scuola in didattica a distanza dalle superiori (tranne alcuni laboratori), rimangono in presenza le attività delle primarie e delle medie con obbligo della mascherina
• Consentiti gli spostamenti all’interno del Comune di residenza e fuori di esso. Si potrà raggiungere anche un’altra regione purché in fascia gialla
• Consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici nel rispetto della distanza di sicurezza
• Circoli sportivi aperti ma vietato l’uso degli spogliatoi
• Permane la chiusura di piscine e palestre
• Rimane il divieto di apertura dopo le 18 per la ristorazione, consegna a domicilio e asporto consentiti sino alle 22
Nelle zone arancioni: Puglia e Sicilia, caratterizzate da uno scenario di gravità intermedia, oltre alle misure in vigore dal 6 novembre:
• Divieto di uscita ed entrata dalla regione, salvo che «per comprovate esigenze» ascrivibili a lavoro, salute, urgenza. Consentito il rientro al proprio domicilio o residenza. Vietato ogni spostamento in Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, fatto salvo le comprovate esigenze.
• Ammessa attività sportiva e motoria all’interno del proprio Comune e all’aperto,
• Chiusura per bar, ristoranti, pub, pasticcerie, gelaterie. Aperte mense e catering. Consegna a domicilio consentita e l’asporto sino alle 22 ma con divieto di consumo sul posto o nelle vicinanze.
Nelle zone rosse: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria, caratterizzate da un livello di alta gravità e rischio, in vigore praticamente il lockdown
• Stop agli spostamenti anche all’interno del territorio
• Di casa si può uscire soltanto per comprovate esigenze lavorative, di salute, di necessità
• Sospese le attività commerciali al dettaglio tranne per i generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, benzinai, edicole.
• Sospese le attività di ristoranti, pub, bar, pasticcerie, gelaterie, consentiti consegna a domicilio e l’asporto
• Parrucchieri aperti ma chiuse le attività inerenti la persona e gli estetisti
• Sospese tutte le attività sportive anche se svolte all’aperto. Permesso, però, svolgere attività motoria, passeggiate o corsa, da soli e in prossimità della propria abitazione, con obbligo di mascherina e distanziamento. In forma individuale e all’aperto consentito svolgere attività sportiva.
• Scuole, seconda e terza media in dad come le superiori e l’università, in presenza primarie e prima media.
• Le industrie restano aperte come e attività artigianali, edilizie, i servizi.
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