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ELICA Non è colpa della crisi, viene da lontano…

Perché licenziare centinaia di dipendenti e portare la produzione all’estero? Perché il sistema Italia lo permette

Un anno fa Francesco Casoli ha varato il suo nuovo yacht, 10 milioni di euro mi pare, spicciolo più, spicciolo meno; il gruppo ha fatto per tempo scorta di motori elettrici per le sue cappe, tale che, se oggi ci fosse un arresto totale della produzione, potrebbe andare avanti per 6 mesi a produrre cappe come nulla fosse. 

Questi sono i fatti: indizi, li chiamerebbe Sherlock (e 2 indizi, direbbe sempre il tipo di Baker Street…)

Per chi non ama gli indizi, ci sono le prove del buon andamento del titolo Elica in Borsa: quotata dal 2006, a parte gli scossoni dei primi tempi, il titolo nell’ultimo anno di crisi pandemica ha visto una flessione, arrivando a 2,5 €/azione, tra ottobre e novembre, per recuperare più che bene ad oggi a sopra i 3,5.

Anche l’andamento decennale non è malvagio: nel 2012 era sotto 0,8 € e da allora ha avuto sempre un trend in ascesa.

Andamento del titolo Elica a 10 anni

Allora perché licenziare centinaia di dipendenti (di un’area già pesantemente provata dalla disoccupazione) e portare la produzione all’estero?

La risposta è cinica quanto semplice: perché il sistema Italia lo permette.

Perché – i più sagaci l’hanno già notato – il Marchese del Grillo aveva una villa proprio a Fabriano. Coincidenze? 

I contrappassi che ci segnalavano al catechismo (“perché sennò Gesù piange” e “poi finisci all’Inferno”) nella vita reale non contano: solitamente, quando si licenzia, i titoli crescono. 

Non è la prima volta che Elica opera una messa in mobilità di massa: successe già con i 188 dello stabilimento ex Turboair – acquisita da Elica poco prima – che si erano trovati ad esser doppioni, competenze che già erano presenti nell’azienda compratrice.

Se le brutte notizie degli ultimi tempi fossero indicative, va detto che il titolo, dal picco di maggio a 3,8 euro, ha avuto un trend in discesa. L’analisi tecnica rileva che il ripiegamento del titolo potrebbe portare a vendite da parte degli operatori finanziari in settimana; le implicazioni tecniche propendono per un trend ribassista, ma non tale da destare preoccupazioni per gli investitori più prudenti, con un “atterraggio” intorno ai 3,38€.

Andamento del titolo Elica a 1 anno

In situazioni simili è sempre stata la politica regionale a metterci una pezza (specie in una regione come la nostra, “governata dai fabrianesi” da almeno 20 anni, pronti a mitigare le sventure dei conterranei). Stavolta, però, ai fabrianesi in Regione spettava solo qualche strapuntino: se, quanto e come il primo governo regionale di destra (con quella coalizione dove Casoli è ancora uno dei capibastone) avrà a cuore le sorti dei lavoratori, staremo a vedere.

A margine, ricordo quando Elica sottolineava di aver risolto le crisi interne “senza alcun intervento dei sindacati”. Era un’azienda che aveva non più di 5 iscritti ai sindacati: all’indomani del caso Turboair si iscrissero quasi tutti.

Una variante del chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti. Mi fanno tanta tenerezza, gli stallieri.

(m.m.m.)

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