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EUTANASIA Dove firmare a favore del referendum

Il Comitato promotore ha organizzato tavoli a Jesi, Osimo, Ancona, Fano, Senigallia, Falconara: obiettivo 500 mila firme

JESI, 22 luglio 2021 – Continua la raccolta firme a favore dell’eutanasia legale organizzata dal Comitato promotore del referendum, partita con 187 firme depositate ieri al banchetto in Piazza della Repubblica e alla sede di Jesi in Comune in Piazza Franciolini.

Questo il testo che si andrebbe a votare, qualora si raggiungessero le 500 mila firme necessarie per ottenere un referendum di iniziativa popolare:

Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?

Il Comitato promotore del referendum, presente sul territorio con Assunta Di Brina, referente per Jesi, e Giacomo Clementi, referente per Ancona, ha organizzato tavoli di raccolta firme in diversi Comuni della provincia e non solo.

  • Jesi: mercoledì 28 luglio dalle 9.30 alle 12.30 in Piazza della Repubblica, altezza Caffè Imperiale (autenticatore delle firme sarà l’avvocato Lorenzo Fiordelmondo)
  • Osimo: tutti i mercoledì dalle 9 alle 13 nello studio legale dell’avvocata Rita Foria; venerdì 23 banchetto dalle 20.30 alle 24 in Piazza Boccolino
  • Ancona: è possibile firmare in Comune, all’Urp, negli orari di apertura; banchetti ogni lunedì, martedì, giovedì di luglio in Piazza Roma dalle 16.30 alle 20, ogni sabato di luglio dalle 10 alle 12 in Viale della Vittoria, altezza Piazza Diaz
  • Fano: è possibile firmare in Comune e negli appositi banchetti
  • Senigallia: è possibile firmare in Comune e negli appositi banchetti
  • Falconara: sono in partenza banchetti di raccolta firme

Possono firmare anche i residenti fuori Comune (55 ieri ai tavoli jesini). Comunque, in questi giorni tutti i Comuni d’Italia si dovrebbero dotare dei moduli per la raccolta firme.

«Tutti noi stiamo facendo il possibile per organizzare tavoli di raccolta firme anche nei Comuni più piccoli della Vallesina, ma il nostro sforzo da solo potrebbe non bastare».

«Per questo chiediamo a chiunque abbia a cuore questa battaglia di civiltà di farsi avanti e dedicare anche solo qualche ora del proprio tempo, sia come volontario che come autenticatore, andando sul sito https://referendum.eutanasialegale.it/», è l’appello di Assunta e Giacomo.

«Il quesito referendario intende introdurre l’eutanasia legale attraverso l’abrogazione parziale della norma penale che punisce l’omicidio del consenziente (Art.579 c.p.), ma il fatto resterà punito se commesso nei confronti di soggetti particolarmente vulnerabili come i minori, le persone incapaci e quelle il cui consenso è stato estorto con violenza o minaccia – spiegano -. L’eutanasia attiva sarà consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e sul testamento biologico, nonché nel rispetto dei requisiti previsti dalla Sentenza Cappato della Corte Costituzionale».

«L’intenzione, nei limiti del referendum abrogativo, a cui un silenzio del Parlamento durato decenni ci ha costretto, è quella di affermare il principio di disponibilità della vita umana. Crediamo che chi soffre debba poter essere libero di scegliere di porre fine alla propria vita in modo consapevole, controllato e dignitoso, accanto ai propri cari».

«Oggi, in nome di un principio assoluto e astratto di sacralità della vita, si ignorano le sofferenze quotidiane di molte persone, che sfociano in sofferenze insopportabili, viaggi faticosissimi e costosi all’estero, o nell’eutanasia clandestina».

C’è grande partecipazione ai tavoli di raccolta firme, ma l’obiettivo di 500 mila firme è ancora lontano. Per questo è importante che tutte e tutti si informino sul punto più vicino dove firmare (su https://referendum.eutanasialegale.it/dove-firmare/ o su Instagram @referendum_eutanasialegale_an).

Elisa Ortolani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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