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Cronaca

FABRIANO “AFFAIRE” AGRICOM, SINDACO ED ASSESSORE REPLICANO ALL’ASSOCIAZIONE FABRIANO PROGRESSISTA

FABRIANO, 30 ottobre 2017 – “Con la liquidazione di Agricom non perderemo il luogo fisico dell’azienda agricola comunale. Putido resterà”. Replicano con determinazione a quanto sostenuto dall’Associazione Fabriano Progressista il Sindaco Santarelli e l’Assessore con delega all’agricoltura Barbara Pagnoncelli. E raccontano i passaggi che hanno portato alla decisione di procedere all’estinzione di Agricom mediante liquidazione

“C’è stato prima di tutto il passaggio in commissione, poi quello in consiglio comunale ed inoltre sono stati spiegati puntualmente tutti i passaggi della normativa che non consentono di mantenere Agricom come partecipata – spiega il primo cittadino – sono articoli e commi che devono essere necessariamente incastrati tra loro e che non permettono di mantenerla tra le partecipate”. Esplicito riferimento alla nuova legge sul riordino delle partecipate (emanata a giugno 2017) che prevede un fatturato annuo minimo di 500.000 per mantenere una partecipata. “Agricom, l’azienda che gestisce le proprietà agricole del comune, ha un fatturato molto più basso. Arrivare a superare un fatturato annuo di oltre 500.000 euro per quella partecipata non è cosa realistica. Ovviamente i beni resteranno di proprietà del comune”.  Conclude.

Racconta di un confronto con l’Assessore competente del Comune di Parma e con altre realtà che hanno vissuto situazioni del genere Santarelli, per cercare un dialogo ed una strada già percorsa da realtà che già aveva affrontato una questione del genere. Ci sarà ancora da attendere però spiegano Assessore e Sindaco prima di iniziare a tracciare un futuro per una nuova ed eventuale incarnazione di Agricom: bisognerà infatti valutare la situazione alla fine dell’analisi fatta dal liquidatore che dovrà ancora essere nominato e che stabilirà l’evenutuale dimensione del debito della partecipata. “Dobbiamo trovare una forma nuova di gestione” spiegano Santarelli e Pagnoncelli.

“Il problema è la forma societaria della partecipata – puntualizza ulteriormente la Pagnoncelli – con la nuova normativa deve rispondere in maniera completa a quanto scritto nella legge. Ora attendiamo cosa ci dirà il liquidatore prima di iniziare a fare delle ipotesi di qualsiasi tipo ma nel frattempo l’azienda continuerà a lavorare”.

Nodo lavoratori: la nuova norma prevede che lavoratori delle participata sciolta confluiranno in un elenco dove le altre participate comunali dovranno attingere per nuove assunzioni in maniera prioritaria.

“Noi siamo stati l’unica forza politica che durante le ultime elezioni si è presentata con un programma in cui l’agricoltura aveva un progetto con obbiettivi concreti a medio/lungo termine – punzecchia la Pagnoncelli – secondo voi abbiamo intenzione di rinunciare davvero? Ovviamente no. La legge ci impone di razionalizzare, lo faremo e poi ripartiremo. La struttura del Putido sarà un volano delle opportunità agricole”.

(s.s.)

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