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Cronaca

FABRIANO Chiude la farmacia-museo di corso della Repubblica

Commercio in crisi, si muove la politica: il PD annuncia fase di confronto con i commercianti del centro storico

FABRIANO, 1 giugno 2021 – Chiude la storica farmacia-museo di corso della Repubblica. La decisione di chiudere la farmacia Mazzolini-Giuseppucci e di “alzare bandiera bianca” è stata presa dalla proprietà, composta dai dottori Vito e Giovanna Giuseppucci.

«Dopo un sereno confronto in merito alle prospettive del commercio cittadino, in particolare quelle legate alla farmacia-museo, preso atto del peggioramento delle condizioni di mercato e dell’assenza di progettualità per un serio rilancio del centro storico, constatato il venir meno delle condizioni necessarie per garantire la continuità imprenditoriale dello stesso, con rammarico si procederà alla chiusura del punto vendita “1896 Scienza e Natura – Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci».

Un luogo che racchiude una storia di arte e sapienza medica, dove si possono ammirare gli straordinari arredi lignei realizzati dall’artista perugino Adolfo Ricci tra il 1896 e il 1899 circa e la collezione dei vasi che Ermogaste Mazzolini acquistò dalla celebre manifattura fiorentina Ginori.

«La proprietà – proseguono – è conscia che tale decisione non riguarda la mera cessazione di un’attività commerciale, ma anche, soprattutto, la perdita di un importante contenitore culturale, ascrivibile tra i luoghi storici e simbolici che nel tempo hanno accompagnato la città di Fabriano e tra i siti “attrattori” del turismo cittadino. La drammatica situazione del commercio al dettaglio, dovuta al cronico svuotamento di utenza del centro storico, insieme alla mancanza di una politica credibile per un’inversione di tendenza, fanno mancare le condizioni per la sostenibilità economica del sito».

Sul piede di guerra il Partito Democratico, che chiede “Una strategia vera e rivitalizzante”.

«L’emergenza sanitaria unita alla già costante e preoccupante desertificazione del centro storico vanno affrontate con strumenti straordinari. È l’ora del realismo – spiega il segretario Dem cittadino Francesco Ducoli Non si risolvono i problemi con quattro fioriere e due panchine, serve concretezza, servono scelte coraggiose. Dopo la chiusura del punto vendita “1896 Scienza e Natura – Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci” e dopo che i titolari hanno lamentato la mancanza di una politica credibile per un’inversione di tendenza, vogliamo aprire una fase di confronto con le attività del centro storico per raccogliere proposte, suggerimenti, preoccupazioni, per formalizzare un piano d’azione per il domani, che sia in grado di dare una nuova prospettiva di sviluppo, che sia ampio ed esteso a tutta la zona, da Piazzale Matteotti alle Conce, dai Giardini  a Piazza Garibaldi, da Via Balbo al Museo della Carta e della Filigrana».

(Redazione)

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