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FABRIANO Elezioni regionali, Galli (Pd) si chiama fuori: la città senza candidati?

È molto alto il rischio che la realtà fabrianese non abbia una rappresentanza alla prossima Assemblea regionale

 

Alessandro Galli

FABRIANO, 3 luglio 2020 –  «Per quanto riguarda il mio partito ovvero il Partito Democratico – la risposta è del segretario Giovani Democratici Fabriano, Alessandro Galli – nella nostra città, ci tengo preventivamente e onde evitare equivoci di sorta a precisare che non sarò candidato in nelle nostre liste differentemente da quanto ipotizzato da alcuni. Sarò comunque a totale disposizione e ce la metterò tutta per fare in modo che il risultato sia quello migliore possibile».

Quindi predilige il metodo o il merito?

«È determinante che le liste siano competitive e forti e si instauri una sana competizione fra i candidati per ottenere il prestigioso incarico di consigliere e, perché no, di assessore».

Siamo ormai entrati nel vivo di questa competizione, quindi?

«Una competizione che segna un punto di svolta fondamentale per la nostra Regione. Maurizio Mangialardi è stato un ottimo sindaco di Senigallia, un uomo che sa amministrare ed un profilo più che virtuoso. Il nostro candidato presidente è stato scelto dalla base, dai territori mentre la destra ha preferito ridurre il tutto ad un braccio di ferro fra i partiti componenti della coalizione. Tatticismo di palazzo. Un tatticismo che ha portato a maturare una scelta che si vede tradotta nella candidatura di chi già aveva fallito miseramente nel lontano 2015 nonché un partecipante a quella vergognosa cena in quel di Acquasanta Terme in cui si è celebrata la memoria del Duce. Le nostre Marche meritano di meglio».

In conclusione una speranza, meglio ancora un auspicio?

«Che la gara sia nel segno della correttezza ma senza esclusione di colpi e che la zona montana di cui facciamo orgogliosamente parte possa ottenere il rispetto che merita a prescindere da se ci saranno candidati del territorio o meno. Sarà una sfida accesa in cui anche qui nel nostro territorio si battaglierà per le preferenze ai singoli candidati».

Daniele Gattucci

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