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Cronaca

FABRIANO Il Pd punta su Michela Bellomaria, “voce” della montagna

Esulta Alessandro Galli: «I nostri avversari erano convinti che non avremmo espresso un candidato per l’entroterra, ecco la risposta»

 

Alessandro Galli

FABRIANO, 20 luglio 2020 – «Una salvezza per la zona montana». Questo il commento del segretario dei Giovani Democratici, Alessandro Galli. «Da diverso tempo circolava nella nostra città una voce secondo cui il centrosinistra non avrebbe espresso un candidato del territorio. Beh quest’affermazione è chiaramente falsa, un pretesto per alimentare polemiche e per provare a dimostrare una presunta superiorità sui competitors. Nella zona montana, il Partito Democratico ha espresso una candidatura! Ha scelto di puntare su un nome nuovo e che rappresenta davvero la discontinuità. Una ragazza, una donna che da anni fa militanza e da il suo contributo attivo alla causa: Michela Bellomaria. Le istanze del nostro comprensorio – ci risponde – sono molto simili e penso che Michela possa essere e sarà una perfetta portavoce di queste istanze”.

La scelta che ha portato al suo nome?

«Derivata da molte segnalazioni del nostro territorio montano e sono lieto che il partito provinciale abbia deciso di investire su di lei. È determinante che le liste siano competitive e forti e si instauri una sana competizione fra i candidati per ottenere il prestigioso incarico di consigliere e, perché no, di assessore».

Siamo ormai entrati nel vivo di questa competizione quindi?

«Una competizione che segna un punto di svolta fondamentale per la nostra Regione. Maurizio Mangialardi è stato un ottimo sindaco di Senigallia, un uomo che sa amministrare ed un profilo più che virtuoso. Il nostro candidato presidente è stato scelto dalla base, dai territori mentre la destra ha preferito ridurre il tutto ad un braccio di ferro fra i partiti componenti della coalizione. Tatticismo di palazzo. Un tatticismo che ha portato a maturare una scelta che si vede tradotta nella candidatura di chi già aveva fallito miseramente nel lontano 2015 le nostre Marche meritano di meglio».

In conclusione una speranza, meglio ancora un auspicio?

«Che la gara sia nel segno della correttezza ma senza esclusione di colpi e che la zona montana di cui facciamo orgogliosamente parte possa ottenere il rispetto che merita a prescindere da se ci saranno candidati del territorio o meno. Sarà una sfida accesa in cui anche qui nel nostro territorio si battaglierà per le preferenze ai singoli candidati».

Daniele Gattucci

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