FABRIANO Incontro no-vax in chiesa, rimosso il sacerdote

Il vescovo Massara: «Grave infrazione delle disposizioni e delle norme da rispettare nei luoghi di culto e parrocchiali»

FABRIANO, 12 novembre 2021 – Dopo l’incontro no-vax avvenuto nei giorni scorsi all’interno della chiesa di Marischio, immediata la presa di posizione del vescovo che ha sollevato dall’incarico don Gino Pierosara.

«Nei giorni scorsi all’interno della chiesa parrocchiale di San Sebastiano Martire è stato ospitato un medico “no vax” radiato dall’ordine professionale per una conferenza che si è svolta in violazione delle norme governative ed ecclesiastiche sul contenimento e la prevenzione della pandemia. ln ragione del pericolo causato dall’assembramento di decine di persone prive di mascherina e di distanziamento così come testimoniato in un video dallo stesso conferenziere – spiega il vescovo della diocesi, Francesco Massara – si è così venuta a determinare una grave infrazione delle disposizioni e delle norme da rispettare nei luoghi di culto e parrocchiali».

«Tali fatti hanno provocato sconcerto nell’opinione pubblica e nella comunità dei fedeli – commenta severamente il vescovo della diocesi di Fabriano / Matelica – soprattutto in un momento di drammatica ripresa della pandemia e con i reparti ospedalieri nuovamente in sofferenza. Per questo ho disposto la revoca del mandato di parroco all’attuale rappresentante legale decadendo contestualmente anche dall’incarico di esorcista diocesano e nominando un nuovo pastore per questa parrocchia con effetto immediato».

A condurre l’incontro di domenica scorsa il ginecologo Roberto Petrella radiato dall’ordine professionale per le sue controverse opinioni sui vaccini. Petrella ha più volte affermato che (compresa anche una “celebre” intervista concessa a La7) “Non esiste la parola Covid, esiste il virus influenzale. Il vaccino è inutile e contiene sostanze pericolosissime”.

«Sono vicino alla comunità di Marischio – conclude monsignor Massara – confidando che torni presto la serenità e chiedo scusa a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda. Affido alla preghiera la comunità dei fedeli e i sacerdoti nel cammino sinodale intrapreso affinché la condivisione della responsabilità concorra alla salute delle anime e dei corpi».

(Redazione)

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