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Cronaca

FABRIANO JP INDUSTRIES, IL MONITO FIOM: “NON TRADITE I LAVORATORI”

Nominati due commissari da parte del tribunale fallimentare

 

FABRIANO, 8 agosto 2019 – Dopo la nomina da parte del tribunale fallimentare dei due Commissari (Simona Romagnoli e Guido Paolocci), ci sarà tempo fino al prossimo 29 novembre per presentare il piano industriale per JP Industries, che recentemente ha presentato richiesta di concordato in bianco a causa dei debiti maturati nel corso degli ultimi anni.

30 milioni di debiti, questa la cifra, che ha spinto il tribunale alla nomina dei due commissari e – come detto – concedere tempo fino al prossimo 29 novembre (possibile proroga di 60 giorni) per un piano industriale.

Resta alto l’allarme per i lavoratori, in ballo 680dipendenti circa tra Fabriano e la vicina Umbria, con la FIOM a ricordare che “Con 6 mesi di mensilità arretrate bloccate dal concordato, la scadenza degli ammortizzatori sociali conservativi a fine anno e l’incognita di un futuro sempre più incerto, non si può dire che saranno delle buone ferie per i dipendenti della JP Industries”.

Il Segretario della FIOM di Ancona Pierpaolo Pullini responsabile del territorio di Fabriano ed il Segretario generale Tiziano Beldomenico osservano l’urgenza di un monitoraggio continuo della vertenza da parte istituzionale della vertenza, anche a supporto della curatela nomina dal Tribunale di Ancona.

Ancora una volta dalla FIOM la richiesta urgente di istituire un tavolo di crisi regionale permanente in cui la vertenza JP Industries e tutto il comparto dell’elettrodomestico costituiscano uno dei focus principali.

“Considerati gli scarsi risultati dell’operazione di ricerca di un partner industriale e finanziario in cui Invitalia si è impegnata per mesi – proseguono Beldomenico e Pullini – si ritiene indispensabile individuare fin da subito le forme di sostegno da poter mettere in campo, cominciando proprio dagli ammortizzatori sociali in scadenza il 31 dicembre 2019, coinvolgendo sia il MISE che il Ministero del Lavoro, monitorando costantemente le operazioni della proprietà pretendendo il rispetto di quanto dichiarato nell’incontro del 4 luglio in cui veniva assicurata la presentazione di un piano che salvaguardasse , in primis,  l’occupazione nei suoi massimi livelli e garantisse il totale adempimento della situazione debitoria”.

Ecco quindi la richiesta: una riunione urgente da celebrare nei di settembre, con tutte le sigle sindacali, per per verificare che gli impegni presi vengano mantenuti “A cominciare dalla produzione, senza la quale diventerebbe davvero difficile per l’azienda sostenersi,  che sarebbe dovuta ripartire già tra fine luglio ed inizio agosto e invece sembra sia destinata a slittare di almeno un mese”.

(redazione)

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