Cronaca
FABRIANO L’omaggio dei maestri infioratori al Patrono della Città
23 Giugno 2020
Domani riprodurranno con una infiorata in piazza della Cattedrale il volto di San Giovanni Battista tratto da uno stendardo ligneo del 1450
FABRIANO, 23 giugno 2020 – Si alterneranno, utilizzeranno dispositivi di protezione individuale e rispetteranno le distanze di sicurezza previste dalle normative vigenti per l’emergenza Covid-19. Gli Infioratori di Porta del Borgo, Porta Cervara, Porta del Piano e Porta Pisana, domani 24 giugno, giorno del Santo patrono di Fabriano, omaggeranno la città ed onoreranno San Giovanni Battista con un’infiorata in piazza della Cattedrale.
E dato che domani è il giorno dedicato al protettore della Città della Carta, è costume lavarsi con l’acqua profumata coi fiori, venduta dai contradaioli sabato e domenica scarsi (leggi l’articolo). Ma non è la sola iniziativa legata al Palio.
Basta alzare gli occhi al cielo per accorgersi che i campanili illuminano da giorni la città coi colori del Palio (leggi l’articolo).
Ma per tornare a domani, l’appuntamento con i maestri del ricamo floreale è dalle ore 8 alle ore 18 e si potranno ammirare i portacolori del Palio di San Giovanni Battista all’opera che riprodurranno, in un tappeto floreale, il volto di San Giovanni Battista, tratto da uno stendardo ligneo bifacciale, eseguito dal Maestro di Staffolo nel 1450.
Il dipinto, conservato oggi al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, a Roma, originariamente era destinato al complesso di Santa Maria della Misericordia, di Fabriano. L’opera che su un lato presenta le figure dei santi Giovanni Battista e Sebastiano, e nell’altro la Madonna della Misericordia, molto probabilmente fu commissionata all’artista in occasione della visita di papa Niccolò V, a Fabriano, in seguito al grave episodio della peste che flagellò la città marchigiana intorno alla metà del XV secolo.
Alle ore 18 inizierà la Santa Messa nella cattedrale di San Venanzio e al termine della celebrazione il Vescovo benedirà l’infiorata.
red.
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(Fonte storica e rielaborazione del bozzetto di Vittorugo Sassi)
