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Cronaca

FABRIANO Parte il treno storico, un viaggio per il turismo

In tanti ieri per il viaggio inaugurale della tratta (riattivata) Fabriano – Pergola. L’assessore Baldelli: «La riapertura di questa tratta simbolo di rinascita»

FABRIANO, 27 settembre 2021 – Si è tenuto ieri il primo viaggio inaugurale della tratta Fabriano Pergola, riaperta dopo anni di disuso in un’ottica di valorizzazione turistica dei territori limitrofi a Fabriano. 

Il treno storico, partito dalla stazione di Ancona alle 8.40 di ieri mattina ha raggiunto quella di Fabriano circa due ore dopo (10:40) dove è stato accolto dalla banda, dagli esponenti politici della regione, tra i quali l’assessore Baldelli e diversi consiglieri, e del comune di Fabriano, insieme al prefetto e alle forze dell’ordine. 

«Vorrei iniziare ricordando che oggi è un data importante – dice Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano – il 26 settembre del 1997, infatti, il sisma ha colpito Marche e Umbria, a da quel giorno il nostro territorio ha vissuto sempre proiettata verso la rinascita  ed è bello in qualche modo che l’evento di oggi sia ricorra in questa data». 

Da qualche anno Fabriano è coordinatrice del distretto dell’Appennino umbro marchigiano, che riunisce 37 comuni a cavallo tra Marche e Umbria, e le quattro province di Pesaro – Urbino, Ancona, Macerata e Perugia, con l’obiettivo di trovare un’identità comune che consenta di condividere i progetti in ambito turistico e anche lo sviluppo del territorio. 

«La ferrovia è in grado di cucire il territorio – continua il sindaco – l’idea è quella di iniziare con questa corsa del treno turistico e fare in modo che ci siano sempre di più, e riattivare la linea per quello che è il trasporto pubblico locale».

Superata la stazione di Fabriano il treno storico giunge a Sassoferrato passando per Ca’ Maiano, Melano Marischio e la stazione dismessa si Bastia-Rucce. Proseguendo per Monterosso Marche e Bellisio Solfare, si giunge poi a Pergola che è il capolinea della tratta. Durante il viaggio si fa visita alla Miniera di Zolfo di Cabernardi e al Museo dei Bronzi di Pergola.

Fermata del treno storico alla stazione di Sassoferrato – Arcevia

«La riapertura di questa tratta che tutti credevano non utile, diventa il simbolo di una rinascita che non parla più di chiusure, ma vuole guardare al futuro con l’utilizzo non sole delle linee ferroviarie principali ma anche di quelle secondarie che uniscono la nostra costa con le parti interne – dice Francesco Baldelli, assessore regionale ai lavori pubblici e infrastrutture – Una giornata importante nell’ambito della mobilità sostenibile, ricordando che non è mai esistita una tratta che collega direttamente Ancona, Fabriano e Pergola».   

Prima del taglio del nastro la parola passa a Luigi Cantamessa, direttore generale di Fondazione Ferrovie dello Stato

«Cioè che colpisce di questo progetto è il concorso dei cittadini che sono tornati oggi ad applaudire il fischio del treno e dobbiamo guardare come le stazioni di Sassoferrato sono rinate nello stile autentico – dice Cantamessa – Ringraziamo l’assessore e le ferrovie dello stato, che riaprono i rami secchi dimostrando che sono rami verdi».

Tra i presenti anche Giancarlo Bonafoni, presidente dell’associazione Dopolavoro Ferroviario di Fabriano, che per primo ha avuto la percezione di questo progetto.

Sara Marinucci

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