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Cronaca

Fabriano Politiche giovanili, Armezzani attacca l’amministrazione

Armezzani: «Per quanto riguarda i servizi vicini alla gente, soprattutto quelli più fragili e che non hanno voce, dove servono idee prima che soldi, regna un desolante e sconfortante deserto»

di Redazione

Fabriano, 8 aprile 2023 – Le politiche per i giovani animano il dibattito cittadino. Ad accendere la discussione il consigliere di Fabriano Progressista Lorenzo Armezzani, che critica con decisione le mosse dell’amministrazione.

«Preoccupante vedere un assessore alle politiche giovanili che sembra non avere idee o progetti concreti per aiutare questa fascia di età della popolazione. Non inganni il progetto presentato in questi giorni e che sarà svolto al Sant’Antonio fuori le mura – commenta il consigliere di minoranza – che ha poco o nulla a che vedere con questa amministrazione: è un progetto legato al contrasto delle dipendenze già pensato quasi dieci anni fa e oggi rinnovato nelle attività e finanziato con fondi della Sanità. Di certo non è un progetto di gestione di un centro di aggregazione giovanile: a ben vedere, fare confusione sulla gestione di un servizio con altro non è quindi una peculiarità solo della Sindaco».

Critico il consigliere, soprattutto quando accusa assessore e amministrazione di “Ammassare coworking, laboratori di creatività e associazioni culturali e forse altro senza un’idea coerente né un progetto”.

«Avevo provato a lanciare un aiuto al nostro assessore quando presentai un emendamento al bilancio per trasferire l’Informagiovani al Sant’Antonio Fuori le Mura – prosegue Armezzani – e contestualmente avviare una co-progettazione che mettesse insieme orientamento al lavoro e alle scelte di studio e di vita, con il lavoro di chi usa il coworking nel tentativo di dare un senso a scelte altrimenti frutto del caso. L’emendamento di ben 5.500 euro fu bocciato dalla maggioranza. Giace in discussione anche una mia mozione sullo stesso tema: vedremo come andrà.

«Credo tutti abbiano capito l’andazzo di questa amministrazione: ha molto chiaro come spendere i grandi soldi – conclude attaccando il consigliere di minoranza –  ma per quanto riguarda i servizi vicini alla gente, soprattutto quelli più fragili e che non hanno voce, dove servono idee prima che soldi, regna un desolante e sconfortante deserto».

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