Cronaca
FABRIANO “POVERI ED ULTIMI TESORO DELLA CHIESA”, L’INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA CEI BASSETTI
1 Dicembre 2017
FABRIANO, 1 dicembre 2017 – “Non andiamo verso i poveri per una rivendicazione di chissà quale tipo, ma per andare incontro a Gesù Cristo. La nostra è vocazione piena verso l’amore, totale e gratuito perché i poveri e gli ultimi sono il tesoro vivente della chiesa”. Queste le prime parole del Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei rivolte ai fedeli presenti ieri in Cattedrale.
Incontro nato in conseguenza dell’invito fatto da Papa Francesco nel celebrare la Giornata Mondiale dei poveri ed accolto dalla diocesi con una settimana di appuntamenti culminati ieri con il dialogo con il Cardinal Bassetti.
Cita poi il salmo 34 e ricorda gli Atti degli Apostoli arrivando a toccare il tema della “condivisione” che infrange le regole della matematica per diventare testimonianza di fede. “Nella mia vita la Provvidenza mi ha fatto tante grazie – ha raccontato – sono nato sulla linea gotica, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Vivevamo in montagna e siamo sopravvissuti condividendo tutto. Ecco perché nel Vangelo la matematica non viene rispettata: solo nel Vangelo hai di più se dividi quello che hai con gli altri”.
Ricorda con commozione Don Giulio Facibeni e Madre Teresa di Calcutta il Presidente della Cei, esaltanone gli esempi e raccontando di come il servizio nei confronti dei poveri sia parte centrale del messaggio di accoglienza nei confronti dei poveri e degli ultimi.
E poi un richiamo, fortissimo, ad uno stile di vita più sobrio. “Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e vivere in maniera più rispettosa – ha concluso il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana – nella mia Perugia gli operatori ecologici mi hanno fatto vedere lo spreco alimentare che ogni giorno si trovano davanti gli occhi: ogni giorno con il cibo buttato sfarebbe un terzo della città. C’è bisogno di recuperare stili di vita consoni. Ma soprattutto sobri ed agire attraverso le opere di carità”.
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