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FABRIANO PUNTO NASCITA ED OSPEDALE, VERSO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO

Diritto alla salute, sanità e punto nascite

 

FABRIANO, 17 luglio 2018 – Continua a tenere banco la “questione” punto nascite e quindi lo “stato di salute” dell’Ospedale Profili. Durante le primissime battute del Consiglio Comunale Amministrazione e minoranza si sono fronteggiate duramente a colpi di interventi da banchi opposti.

Verso un Consiglio aperto

A lanciare la proposta – probabilmente ancora prima di conoscere quanto dichiarato da Ceriscioli – la Presidentessa del Consiglio Comunale Giuseppina Tobaldi. La comunicazione è stata letta dal consigliere anziano Stefania Santarelli (la Tobaldi era infatti assente), che ha sostituito la Presidentessa.

“Rispondo alla sollecitazioni dei cittadini e dei consiglieri comunali – ha scritto la Tobaldi – ed intendo convocare un consiglio aperto su diritto alla salute, sanità ed ospedale Profili. Non so ancora la data precisa, ma posso anticiparne le modalità: obbiettivo un documento condiviso, un atto politico quindi da votare e da indirizzare alle istituzioni regionali, le uniche competenti in fatto di politiche sanitarie. Tutti i portatori di interesse potranno iscriversi a parlare, comunicando l’intenzione di farlo entro tre giorni prima del consiglio aperto”.

“Gli interventi dovranno essere spediti – prosegue così la lettera della Tobaldi – in forma scritta alla presidenza del consiglio comunale. Saranno presenti anche i cittadini ovviamente, e saranno invitati il Presidente Ceriscioli, il dirigente dei servizi sociali, il direttore generale di Area Vasta, quello di Area Vasta 2 e al direttrice sanitaria dell’Ospedale cittadino. L’invito sarà esteso a tutti i sindaci della zona dell’ambito 10 e a tutti i parlamentari fabrianesi. I dettagli precisi saranno forniti quanto prima”.

La mossa delle opposizioni

Annunciata anche dal Consigliere Andrea Giombi (in rappresentanza delle varie anime presenti tra i banchi delle minoranze) la richiesta di convocare in tempi strettissimi un Consiglio Comunale aperto a seguito del rischio evidenziato dal Presidente Ceriscioli di chiusura del punto nascita. “Noi dai banchi della minoranza invitiamo la maggioranza pentastellata a firmare la nostra richiesta di un consiglio aperto – ha spiegato Giombi – un tema da non rimandare e l’amministrazione non può fare solo l’ordinario. Una situazione che ci impone una convocazione immediata”.

Il Dem Michele Crocetti ha osservato la necessità di lavorare in maniera coesa, tra minoranze e maggioranza, affinché “Il punto nascita cittadino possa essere difeso. Il parere di deroga è stato negativo, ed il mio invito è rivolto al sindaco di dire basta alla propoganda continua e lavorare per trovare una soluzione. Il diritto alla salute è in cima alle nostre priorità. Cerchiamo di lavorare uniti e di essere collaborativi”.

Preoccupazione espressa dal Consigliere di Associazione Fabriano Progressista Vinicio Arteconi, che ha osservato: “Vengono colpiti i punti nascite per sgretolare il tessuto sociale che proprio da lì si costituisce. Non siamo numeri ed i punti nascita devono essere messi in posizione strategica. Lo scempio dei questo territorio deve finire. Noi ci siamo. E voi, maggioranza rappresentata anche a Roma, ci siete?”.

Il punto del primo cittadino

“Facciamo ordine – ha replicato seccamente il primo cittadino – quanto portato oggi in Consiglio Regionale da Ceriscioli era un documento non firmato dal ministro ma dal Comitato Percorso Nascita Nazionale. Proprio questo documento offre una grande occasione, perché a me piace leggere i documenti e scoprire cose che potevo anche non conoscere. I contenuti sono chiari ed infatti offrono la possibilità alla Regione Marche di derogare al parere prendonsi al responsabilità di mantenere in vita il punto nascite anche se non in linea con la normativa in vigore. L’altra possibilità è quella di chiedere la modifica dell’accordo Stato/Regioni in materia di sanità. Il parere è stato espresso dopo la consegna di un documento fornito dalla Regione, e vorrei poterlo leggere, perché nel parere del Comitato Percorso Nascita Nazionale si parla di dati trasmessi dalla Regione Marche dove dall’analisi del Comitato è possibile evidenziare che non sussiste il carattere di disagio orografico. Inoltre sempre nel parere si può leggere che l’area è ben servita da punti nascita alternativi: Jesi, Macerata, Senigallia ed Urbino”.

L’affondo “Probabilmente chi ha espresso il parere non conosce il territorio, ma è anche probabile che i dati comunicati e l’importanza che è stata data alla posizione orografica della nostra città non è quella che realmente viviamo. Ecco perché vorrei leggere i documenti spediti dalla regione per chiedere la deroga e non chiudere il punto nascita”.

La conclusione: “Da parte nostra – ha proseguito Santarelli – massima collaborazione per quanto riguarda la questione del punto nascite. Io mi impegnero nei confronti del Ministro, ma vorrei anche che la parte politica vicina all Regione si dia da fare e sfrutti il portone lasciato aperto dal parere: derogare sin da domani quanto scritto nell’accordo Stato/Regioni”.

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