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Attualità

FABRIANO “Rinascita democratica” entra in gioco per le regionali

Alla prossima tornata elettorale si dovrebbe presentare un movimento guidato da Antonio Domenico Pizzimenti

 

FABRIANO, 29 giugno 2020Antonio Domenico Pizzimenti si appresta a guidare il momento elettivo e ci spiega: «Sta per vedere la luce una creatura politico-culturale che porta nel nome (nomen est omen) il suo programma amministrativo. La decisione di intraprendere la strada dell’impegno personale e della partecipazione alla vita politica dell’unica regione italiana declinata al plurale rintraccia la motivazione più vera nel comune sentimento di non rimanere inoperosi di fronte alla brutta piega che ha preso l’attuale momento storico caratterizzato dalla commistione di una grave emergenza economica con l’altra, di natura sanitaria, causativa della morte di quasi trentacinque mila connazionali, esplosa per colpa della diffusione di un tanto pernicioso quanto ignoto virus.

«Rinascita – risponde – perché tale deve essere il risultato del nostro agire politico che sarà improntato all’insegna di una fattiva e laboriosa quotidiana applicazione, utile e necessaria allo scopo di svegliare dal sonno letargico in cui è piombata la nostra società per colpa di una classe dirigente che ha fatto della “decrescita felice” la vera ragione della sua esistenza in vita. La “decrescita”, comunque intesa, è stata sempre fonte di malessere per la collettività e quando essa si protrae nel tempo può dare vita ad un modus vivendi patologicamente nichilista. L’aggettivazione “felice” fa dell’espressione citata un puro ossimoro, un’aporia, un’utopia. “Democratica” perché intende porre al centro dell’attività dell’uomo politico il conseguimento del bene comune, il rispetto dei diritti di tutti i cittadini nella loro globalità intesi, sebbene diversificati a seconda delle esigenze che si vogliono soddisfare e degli interessi di cui sono portatori, in linea con gli insegnamenti offerti sul punto da Aristotele. Sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, identificato generalmente come l’insieme dei cittadini che ricorrono a strumenti di consultazione popolare. Va da sé – conclude Pizzimenti – che detta tipologia di attivismo sociale presuppone l’attitudine a quell’umanesimo politico indispensabile per compiere quel salto astrattivo richiesto e che permette al noi di situarsi davanti all’io nella scala gerarchica dei valori sociali. Qualsiasi diversa coniugazione della democrazia è destinata a concretizzarsi o in oligarchia, nel migliore dei casi, o, in tirannide, peggio ancora».

Daniele Gattucci

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