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FABRIANO Sciopero nazionale metalmeccanici, «Ennesimo attacco al contratto»

Giovedì 4 ore di sciopero nazionale indette da Fim, Fiom e Uilm per “La difesa e la conquista del contratto nazionale”

 

FABRIANO, 3 novembre 2020 – Giovedì 5 novembre anche i lavoratori del comprensorio fabrianese incroceranno le braccia, partecipando alle 4 ore di sciopero nazionale indette da Fim, Fiom e Uilm per “La difesa e la conquista del contratto nazionale”.

Una mobilitazione che arriva a poco più di un anno dall’avvio della trattativa con le parti datoriali, con un negoziato interrotto lo scorso ottobre.

«Dopo la prima ondata di scioperi delle fabbriche metalmeccaniche – scrive in una nota la Fiom di Ancona – in seguito allo strappo della trattativa da parte della Federmeccanica, è continuata la mobilitazione con ulteriori aziende scese in lotta, tra cui l’Electrolux di Cerreto d’Esi, la AMC Ghergo Group, la Divisione Thermowatt dell’AristonThermo Group ed altre».

Nette le richieste delle parti sociali, con al centro di tutto la difesa dell’occupazione e rilanciare l’industria metalmeccanica, aumentare il salario, migliorare welfare, diritti e tutele.

E poi stabilizzare l’occupazione e ottenere la clausola sociale, migliorare e riconoscere le competenze professionali ed infine contrattare lo smart-working e conciliare i tempi di vita e di lavoro.

Punto questo strettamente collegato anche all’avanzamento dei nuovi contagi da covid-19, con la necessaria regolamentazione per via contrattuale dello smart-working, garantendo il diritto alla disconnessione salvaguardando gli istituti contrattuali e la volontarietà individuale

«Diverse migliaia le lavoratrici ed i lavoratori hanno aderito alle iniziative proclamate dalle RSU, all’interno del pacchetto delle ore di sciopero decise a livello nazionale per dare una risposta a Federmeccanica, con adesioni altissime – prosegue ancora la nota Fiom – oltre un centinaio di assemblee sono state convocate nei posti di lavoro e sono ancora in corso, nel pieno rispetto delle normative anti covid, per informare le persone».

E poi la conclusione, con una presa di posizione decisa: «Nel momento più drammatico per il Paese, avviene l’ennesimo attacco al Contratto Nazionale di Lavoro e a questo siamo costretti a rispondere con l’unico strumento che abbiamo a disposizione».

(redazione)

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