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Cronaca

FABRIANO SI APRE UN CASUS BELLI, PRESUNTO ABUSO EDILIZIO CONTESTATO AD UN CONSIGLIERE COMUNALE

FABRIANO 12 maggio 2015 – Avvio di contestazione per un presunto abuso edilizio in un immobile che sarebbe stato contestato ad un consigliere comunale a Fabriano. Gli uffici comunali competenti sono in attesa delle contro deduzioni che, a norma di Legge, devono essere presentate entro 15 giorni dalla notifica dell’atto. Il casus belli in questione, qualora dovesse essere confermato, potrebbe rinfocolare le polemiche cittadine e portare a conseguenze politiche importanti per il presunto responsabile dell’abuso edilizio contestato in merito alla tanto famigerata questione morale molto in voga a livello nazionale in questo periodo. La scoperta di questa infrazione sarebbe emersa a seguito dei controlli partiti ed invocati dopo la convulsa seduta del consiglio comunale del dicembre del 2015. In quell’occasione, si era registrato un duro botta e risposta fra i rappresentanti del gruppo consiliare del M5S e l’assessore comunale al Turismo, Giovanni Balducci. A seguito di un’interpellanza presentata dai grillini, l’assessore – dopo aver risposto alle domande rivoltegli dai pentastellati che chiedevano controlli nei confronti delle proprietà dell’Assessore – chiese agli uffici comunali di avviare medesimi controlli nei confronti di tutti i consiglieri comunali. Controlli che effettivamente sono iniziati da alcuni mesi. E proprio da uno di questi, sarebbe emerso, appunto, l’abuso edilizio il cui avvio di procedimento di contestazione è stato notificato a fine aprile scorso. In pratica, si contesterebbe la non conformità rispetto alle concessioni in base alla vigente normativa del fabbricato. E per la concimaia, la mancata autorizzazione ed il non rispetto delle distanze dal fiume. Quest’ultimo aspetto comporterebbe anche un rischio di inquinamento delle stesse acque del fiume in quanto il percolato potrebbe sversarsi direttamente nello stesso. Senza, quindi, l’opportuno collegamento alla rete fognaria. Una situazione che avrebbe indotto i responsabili degli uffici comunali competenti a mettere il tutto nero su bianco, dopo i relativi sopralluoghi effettuati anche alla presenza di agenti della polizia municipale e del relativo materiale fotografico, ed avviare l’iter per la contestazione al consigliere comunale che risulta essere comproprietario degli immobili in questione. Come prevede la Legge, dalla notifica dell’atto che dovrebbe essere avvenuta durante gli ultimi giorni dello scorso mese di aprile, si è evidenziato che gli interessati hanno 15 giorni di tempo per contestare l’atto nel merito. Si attendono queste ultime per comprendere se il procedimento è destinato ad andare avanti.

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