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Falconara Aeroporto: nebbia, voli cancellati, proteste

Ma l’ad Alexander D’Orsogna: «Non è il gestore aeroportuale che decide di annullare o consentire i voli ma l’Enav, al centro va sempre messa la sicurezza», la questione dell’Instrumental landing system

Falconara, 2 gennaio 2023 – Una pioggia di voli cancellati o annullati a causa della nebbia e una pioggia di polemiche investe l’aeroporto delle Marche.

Negli ultimi giorni non si contano quelli che hanno subito cancellazioni e annullamenti: sia i commerciali che coinvolgono direttamente i viaggiatori che quelli relativi ai trasporti di merce. Voli cancellati da e per Londra Stansted, Charleroi Bruxelles, il volo cargo da Malpensa. Anche nel pomeriggio, nonostante l’aeroporto abbia ricominciato a essere operativo dalle 12, è stato cancellato definitivamente, tra le proteste dei viaggiatori, il volo V71511 della compagnia Volotea e i passeggeri sono stati accompagnati in bus a Venezia per pernottare nella città lagunare e ripartire domattina alle 9 per Palermo.

Insomma, le difficoltà sono oggettive ma Alexander D’Orsogna, l’amministratore delegato dell’aeroporto Raffaello Sanzio, getta acqua sul fuoco delle polemiche e chiarisce che i problemi sono esclusivamente di natura meteorologica.

aereoporto Raffaello Sannio

«La regolamentazione aeronautica mette al centro dell’attenzione giustamente la sicurezza – dice il manager italo-americano – e impone massima cautela nei momenti di forza maggiore e di emergenza come questi. D’altra parte non è il gestore aeroportuale che decide di annullare o consentire i voli ma l’Enav, cioè la società nazionale per l’assistenza al volo, che stabilisce se un aereo può atterrare o decollare da un aeroporto. Purtroppo in queste giornate nella nostra area abbiamo vissuto situazioni di nebbie e foschie che per le nostre zone sono straordinarie e dipendono in particolare dal clima caldo: la nebbia nel nostro territorio non è così persistente come in questi giorni e quindi abbiamo dovuto cancellare, dirottare o ritardare molti voli».

«Siamo consapevoli del disagio che si è creato per i viaggiatori, i familiari e gli amici ma purtroppo non possiamo farci nulla, non è una nostra responsabilità. Anche altri aeroporti hanno vissuto gli stessi problemi, ad esempio quello di Treviso ma pian piano la situazione al Sanzio sta tornando alla normalità tanto che dalle 12 si è tornati a essere operativi».

Alexander D’Orsogna

La polemica parte da lontano: in molti criticano il fatto che al Sanzio gli aerei possano atterrare solo se ci sono condizioni di visibilità di almeno 800 metri e si polemizza anche sul fatto che il dispositivo necessario, l’Instrumental landing system, un sistema di atterraggio strumentale, all’aeroporto falconarese esiste ma è limitato alla categoria 1 invece che alla categoria 3, normalmente in uso negli scali più importanti.

«E’ una polemica strumentale e non intelligente – sottolinea Alexander D’Orsogna – perché a Falconara non sarebbe sostenibile quel tipo di dispositivo considerando il rapporto tra costi elevatissimi e opportunità di utilizzo: nella nostra zona non ci sono nebbie così persistenti da far pensare di acquisire una strumentazione molto costosa e attualmente insostenibile per il bilancio dell’aeroporto delle Marche. I piccoli e medi aeroporti hanno tutti questo tipo di problemi, chi non vive queste situazioni sono gli scali grandi come Milano e Roma. Speriamo davvero che il meteo non si accanisca».

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