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Falconara Capanni Rocca Mare, clima elettrico e proteste all’assemblea

I proprietari hanno manifestato il loro dissenso e la loro insoddisfazione per la situazione di incertezza riguardante il piano di recupero, pronti a proteste eclatanti

Falconara – Erano tanti, oltre 100, ed erano arrabbiati i proprietari dei manufatti del Villaggio Bianco e dell’Isola Blu di Rocca Mare, che si sono riuniti in assemblea al ristorante Capriccio di Marina di Montemarciano.

A rappresentarli Paolo Barigelli e Lorenzo Morbidoni, presidenti della società srl Villaggio Bianco e della cooperativa Isola Blu.

I proprietari dei capanni che sono posizionati nell’area di Rocca Mare compresa tra la ferrovia, il mare, la foce del fiume Esino e l’ex Hotel Luca, hanno manifestato il loro dissenso e la loro insoddisfazione verso le istituzioni, colpevoli, secondo loro, di non dare risposte certe alle loro esigenze e di voler trascinare una situazione di incertezza da decenni senza prendere in considerazione le loro idee.

«Fin qui siamo stati comprensivi e sereni – hanno detto Morbidoni e Barigelli – ma la pazienza ha un limite: 2 giorni fa abbiamo chiesto un incontro urgente con tanto di pec al sindaco di Falconara e vogliamo che anche la Regione si attivi perché noi abbiamo fatto di tutto per cercare un dialogo mentre nessuno ci viene incontro e rischiamo di dover abbattere i nostri manufatti senza sapere neppure se potremo ricostruirli».

La proposta dei proprietari dei capanni è sempre la stessa: sono pronti a una revisione del piano di recupero redatto dalle vecchie Amministrazioni comunali che è attualmente esistente ma ormai scaduto e a ridimensionare quel piano, a revisionarlo a loro spese, agendo nelle distanze tra gli edifici e, se necessario, innalzandoli su palafitte.

La revisione proposta dai proprietari prevede una diminuzione sia in termini volumetrici che di superficie territoriale occupata, visto che un tempo vi erano circa 210 capanni e ora poco più di 130, e una maggiore distanza dall’alveo del fiume Esino visto che per i tecnici l’area dove sorgono le due realtà del Villaggio Bianco e dell’Isola Blu è a forte rischio di esondazione.

«Non sono abitazioni ma solo capanni – hanno detto Barigelli e Mordidoni mentre l’assemblea dei proprietari si è svolta in un clima elettrico – che utilizziamo 3 mesi all’anno: nessuno ci abita stabilmente e nei mesi estivi non c’è alcun rischio di esondazione. Eppure siamo pronti a un nuovo piano di recupero che preveda modifiche e riduzioni».

Durante l’assemblea sono volate parole grosse e i proprietari si sono detti pronti ad azioni eclatanti sia a livello comunale che regionale.

«C’è bisogno solo di buon senso e di dialogo. Siamo pronti a demolire i manufatti ma devono attuare un nuovo piano di recupero che sia attuale, non vecchio di decenni. Siamo anche molto attenti alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio. E’ necessario che il Sindaco e la Giunta ci ascoltino perché non siamo disposti a continuare come se niente fosse. Nei tre mesi estivi in quei capanni si ritrovano circa 700 persone per stare insieme in famiglia, per socializzare tra loro e trascorrere serenamente le giornate».

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