Segui QdM Notizie

Cronaca

Falconara Domani l’addio a Francesco, deceduto a 23 anni 

I familiari con un gesto d’amore generoso e infinito hanno consentito all’espianto e alla donazione degli organi

Falconara, 4 agosto 2022 – Silenzio e disperazione, un’amarezza profonda e un dolore immenso, inconsolabile.

Nessuno vuole crederci che Francesco Perullo non ci sia più, né i suoi amici, né i familiari e i conoscenti né chi condivideva con lui il lavoro e le ore liete, il tempo del divertimento e quello dell’impegno. Chi lo amava e lo ama, chi lo conosceva e lavorava con lui, i cittadini di Falconara lo saluteranno domani mattina alle 10 alla cerimonia funebre che si celebra nella chiesa di San Giuseppe.

Restano in silenzio tutti perché la morte di questo ragazzo di 23 anni pare inspiegabile, le dinamiche dell’incidente stradale che è stato fatale al giovane sono ancora al vaglio degli inquirenti, la casualità che ha portato alla morte di Francesco Perullo è incredibile, una serie di eventi non previsti e impossibili anche solo da pensare, un destino beffardo e malvagio che si è accanito su un ragazzo solare e generoso, disponibile e buono.

Francesco non avrebbe dovuto essere lì, su quel tratto di autostrada tra Ancona Nord e Ancona Sud nella notte tra venerdì e sabato scorsi perché avrebbe dovuto essere a una cena di compleanno che era stata rimandata.

Il giovane e la fidanzata avrebbero potuto scegliere altre cento destinazioni in quella maledetta notte piuttosto che trascorrere qualche ora spensierata a Civitanova e sull’autostrada non avrebbero avuto ragioni per fermarsi: invece hanno trovato una fila di auto per un precedente incidente e la loro 500 è stata travolta da un veicolo che sopraggiungeva senza che Perullo, che era alla guida dell’auto della fidanzata, potesse far nulla per impedire lo schianto.

La ragazza che accompagnava il giovane, la quale è di Montemarciano ha subito infrazioni alle costole, invece per il ventitreenne i traumi sono stati gravissimi. C’è stato un flebile filo di speranza che le condizioni potessero migliorare ma in poco tempo tutto è diventato nero, cupo e freddo e Francesco Perullo non ce l’ha fatta.

Amava la musica ed era un ottimo batterista Francesco Perullo, amava i Metallica e quel genere tosto che attira tanti giovani.

Caro al cielo è chi muore giovane, recita un verso di Menandro. E’ bello pensare che i familiari, la mamma Rita, il papà Antonio, il fratello Giuseppe, la nonna Giuseppina, con un gesto d’amore generoso e infinito, hanno consentito all’espianto e alla donazione degli organi e consola pensare che Francesco suonerà la sua batteria lassù, nel blu infinito di un cielo sereno.

Gianluca Fenucci

©riproduzione riservata

News