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Falconara Housing Restart, casa temporanea per mamme e bambini

Risposta immediata all’emergenza abitativa di due nuclei familiari composti da donne e mimori, appartamento di proprietà comunale situato a Villanova

Falconara – Una importante iniziativa del Comune per accogliere in un alloggio mamme e figli minori rimasti senza casa.

Si chiama Housing Restart il progetto attivato dall’Amministrazione comunale grazie al finanziamento regionale di 100 mila euro, approvato in Consiglio comunale con l’assestamento di bilancio. Attraverso la ristrutturazione di un appartamento di 80 metri quadri, già individuato a Villanova, l’Amministrazione potrà dare risposte immediate alle emergenze abitative di due nuclei familiari composti da donne e bambini.

Con la ristrutturazione è prevista la realizzazione di due stanze e di spazi comuni compresa la cucina. I fondi disponibili saranno utilizzati anche per acquistare nuovi arredi, che rispondano alle esigenze delle due famiglie.

«La possibilità di un’accoglienza temporanea in un alloggio condiviso e ubicato sul territorio falconarese garantisce un immediato e sicuro collocamento per i soggetti più fragili del nucleo familiare – è sottolineato nel progetto – garantendo un ambiente autonomo e familiare, permettendo al contempo la ricerca di una diversa situazione di alloggio per il ricongiungimento dell’intero nucleo».

Ilenia Orologio

L’appartamento che è stato individuato per realizzare il progetto è di proprietà comunale e si trova al primo piano di una palazzina a Villanova dotata di rampa di accesso per soggetti disabili e ascensore. E’ composto da cucina, soggiorno, due camere, un bagno e un ampio terrazzo. L’immobile, che è posizionato nelle vicinanze di servizi di prima necessità e della rete di mobilità urbana, risale ai primi anni’70.

L’idea che sta alla base del progetto Housing Restart è nata durante i primi mesi di pandemia: le misure restrittive per il contenimento del contagio avevano comportato, in molte circostanze, la perdita del lavoro oppure l’impossibilità di trovarne uno, tanto che alcune famiglie sono dovute ricorrere a un forte indebitamento.

Si sono aggravati in particolare i contesti di disagio già presenti, soprattutto in quei nuclei particolarmente vulnerabili per la presenza di soggetti fragili. Nell’immediato la situazione era stata affrontata con l’utilizzo di risorse comunali e di fondi derivanti da trasferimenti regionali e ministeriali, attraverso misure di sostegno straordinario che hanno permesso alle famiglie più in difficoltà di pagare i canoni di affitto insoluti.


«Superata l’emergenza – spiega l’assessore ai servizi sociali Ilenia Orologio – il Comune continua a erogare i contributi alle famiglie in difficoltà con il pagamento dell’affitto. Con il progetto Housing Restart sarà possibile dare risposte concrete nei casi d’emergenza, in modo da tutelare le categorie più fragili, in particolare i bambini».

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