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Cronaca

FALCONARA Incendio Api, Comune e raffineria ai ferri corti

L’azienda replica alle osservazioni del Sindaco: «Abbiamo tempestivamente informato, osservando puntualmente la procedura, tutti gli enti interessati», manifestazione dei comitati con molti cittadini

di Gianluca Fenucci

FALCONARA, 26 febbraio 2022 – Da una parte il sindaco Stefania Signorini e alcuni comitati, partiti politici e liste civiche, dall’altra l’Api che si difende dalle accuse di non aver comunicato tempestivamente la notizia dell’incendio che si era sviluppato giovedì mattina in un comparto della raffineria.

La polemica tra amministratori comunali e azienda infiamma il dibattito mentre ieri pomeriggio i comitati Mal’Aria, Ondaverde e Falkatraz hanno promosso un incontro a cui hanno partecipato molti cittadini presso Palazzo Bianchi per ribadire l’esigenza di affrontare le problematiche legate alla raffineria, prendendo in esame, come ha affermato Fabrizio Recanatesi di Alkatraz, «la transizione ecologica e l’esigenza che i finanziamenti europei siano destinati alla riconversione del petrolchimico e alla bonifica dell’area».

Roberto Cenci e Loris Calcina chiedono anche «il sequestro degli impianti per verificarne la pericolosità e l’efficienza».

E’ però la dura polemica tra il Sindaco e i vertici della raffineria a tenere banco.

«Sto valutando un’azione legale nei confronti dell’Api – ha reso noto la Signorini – che ha creato allarme nella popolazione, non ha rispettato le prescrizioni in merito alla comunicazione e ha provocato un grave danno all’immagine della città».

Il sindaco Signorini contesta anche il fatto che l’Api abbia inserito l’evento nell’ambito del Pei, il Piano di emergenza interno.

«L’incendio andava ricondotto al Pee, al Piano di emergenza esterno – ribadisce il Sindaco – perché è stato visibile a decine di chilometri di distanza e perché l’azienda non si è limitata a risolvere la situazione con il personale interno, ma ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, intervenuti da Ancona, Senigallia e Jesi con nove automezzi e 25 unità».

Il Pee prevede che fin dalla fase di attenzione il gestore informi, urgentemente, Vigili del Fuoco, Sindaco di Falconara, Arpam e servizio 118. Per analizzare l’accaduto il Sindaco intende chiedere un incontro al Ministero dell’Ambiente e all’Ispra. L’Api replica alle osservazioni del Sindaco.

«Abbiamo tempestivamente informato, osservando puntualmente la procedura, tutti gli enti interessati, nel rispetto dell’esigenza primaria di intervenire immediatamente per fronteggiare e gestire l’evento, come avvenuto con pieno successo. Dopo la segnalazione interna dell’allarme avvenuta alle 12, e l’attivazione della squadra interna di primo intervento, abbiamo avvertito, con telefonate annotate, Vigili del Fuoco, Arpam, 118, Prefettura, Regione, Asur, aeroporto e stazione ferroviaria di Falconara, Guardia di Finanza, delegazione di spiaggia, Capitaneria di Porto e Comune».

«Quest’ultimo, contattato su tre numeri, non ha inizialmente fornito risposta ed è stato richiamato successivamente. Il sindaco Signorini, che aveva chiamato alle 12.01, evidentemente allertata dalla vista del fumo, è stata contattata immediatamente alle 12.02, a meno di 120 secondi dalla segnalazione interna dell’allarme. Tutte le informazioni sull’accaduto le sono state successivamente fornite in tempo reale con ulteriori successive telefonate, anch’esse debitamente annotate, alle 12.16, 12.31 e 12.32, in contemporanea dunque con il pronto intervento che ha consentito la rapida risoluzione dell’emergenza».

L’Api sottolinea che tecnici e operai si esercitano continuamente sulla gestione di eventi come l’incendio di giovedì e che le dichiarazioni del Sindaco su ritardi e mancanze non trovano alcun riscontro.

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