Segui QdM Notizie
;

Attualità

Falconara Raffineria, i sindacati denunciano minacce ai lavoratori

«Giudicare le responsabilità riguardo a ciò che avvenuto nell’aprile del 2018 spetta alla magistratura»

Falconara, 3 agosto 2022 – «Non è giusto né corretto che molti lavoratori della raffineria vengano aggrediti verbalmente e minacciati. Giudicare le responsabilità riguardo a ciò che avvenuto nell’aprile del 2018 spetta alla magistratura ma non può essere sottaciutopassare in secondo piano il clima di odio che si crea intorno ai lavoratori della raffineria Api, molti dei quali sono padri e madri di famiglia, cittadini che hanno come tutti diritti e doveri».

Manuel Broglia, segretario generale della Uiltec Marche, sottolinea le difficoltà che stanno vivendo molti operatori e addetti della raffineria.

«Il compito di giudicare le responsabilità di quanto avvenuto nell’aprile 2018 con l’incidente al serbatoio Tk 61 spetta agli organi competenti e giudicanti della magistratura. È diritto dei lavoratori e dei cittadini sapere cosa è avvenuto quel giorno e per questo attenderemo gli esiti del procedimento con fiducia e responsabilità. La stessa responsabilità che guida i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno varcano i cancelli del sito industriale e con la quale noi, Rsu Api Raffineria e segreterie territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, difendiamo quotidianamente le loro condizioni lavorative, spesso difficili ma sempre espletate con efficienza, la loro salute e la loro sicurezza».

I sindacalisti evidenziano alcune criticità e ostacoli.

«Siamo tuttavia costretti a denunciare il clima di ostilità e odio che si sta creando attorno ai lavoratori, sfociato anche in insulti e minacce anonime nei confronti di persone che cercano di fare ogni giorno del loro meglio per sostenere le proprie famiglie. Strumentalizzare tutto e tutti, compresi i lavoratori e il sindacato, è un gioco da piccole menti che talvolta rischia di degenerare. Nel ricordare che fino al riconoscimento delle responsabilità sui fatti accaduti nessuno è colpevole – afferma Manuel Broglia – invitiamo quindi tutti a misurare meglio le proprie valutazioni evitando esternazioni lesive dell’onorabilità di singoli e istituzioni».

L’azienda fa sapere che non ha nulla da aggiungere rispetto a ciò che è stato già affermato nei giorni scorsi e che attende con serenità gli sviluppi della situazione.
Una settimana fa sono state chiuse le indagini partite dopo l’incidente avvenuto sul tetto del serbatoio TK 61 della Raffineria Api di Falconara: diciotto persone sono state indagate.

Gli avvisi sono stati notificati dai Carabinieri del Noe, coordinati sul campo dal pm di Ancona, Irene Bilotta. Agli indagati sono contestati a vario titolo reati in materia ambientale, e in particolare il disastro ambientale, la gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, il getto pericoloso di cose, lesioni personali a carico di numerosi cittadini.

Sono inoltre stati contestati delitti contro la pubblica amministrazione, la violazione della normativa sulla gestione degli impianti a rischio di incidente rilevante e la responsabilità amministrativa degli enti nei confronti della società Api Raffineria Spa.

Le indagini, condotte dal Noe di Ancona, hanno avuto origine a seguito dell’incidente avvenuto l’11 aprile del 2018 in cui si verificò l’inclinazione del tetto galleggiante di un serbatoio situato all’interno del polo petrolifero.

Gianluca Fenucci

©riproduzione riservata

News