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Cronaca

Falconara Si oppongono alla perquisizione, i Carabinieri circondano la casa

Necessario anche l’intervento di rinforzo di pattuglie provenienti da Jesi e Senigallia, denunciati un uomo e una donna, la solidarietà ai militari di Unarma Marche

Falconara – Un uomo e una donna, entrambi trentottenni, sono stati denunciati dai Carabinieri della Tenenza, guidati dal ten. Giuseppe Esposito, per l’opposizione alla perquisizione dei militari dell’abitazione che li ospitava e per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Nella serata di sabato 4 novembre, al termine di un’attività di indagine, i militari hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona un uomo detenuto domiciliare e una donna, entrambi di 38 anni, abitanti rispettivamente a Falconara Marittima e a Montemarciano.

Nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione delle violazioni della normativa sugli stupefacenti svoltosi nel territorio comunale falconarese, i due trentottenni si sono opposti all’attività di perquisizione che i militari volevano eseguire nei loro confronti e che ha potuto avere luogo solo parecchio tempo dopo.

La donna, di Montemarciano, nel corso delle operazioni, ha offeso l’onore e il decoro dei militari ed è stata denunciata in stato di libertà anche per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. L’uomo, residente a Falconara, per opporsi allo svolgimento delle attività di polizia giudiziaria, ha chiesto ausilio e richiamato l’intervento di amici e di parenti, tanto che la centrale operativa dei Carabinieri ha inviato sul posto altre gazzelle delle Compagnie limitrofe, da Jesi e Senigallia.

Giunti in aiuto dei colleghi hanno effettuato l’accerchiamento dell’edificio che ospitava la coppia di trentottenni, evitando di far entrare altre persone nell’abitazione. Solo con l’arrivo di altri equipaggi e in una cornice di massima sicurezza si sono svolte le perquisizioni, senza ulteriori conseguenze.

Dal luglio scorso il falconarese è sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare presso l’abitazione di residenza, su ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona.

Quanto successo ha destato l’attenzione dell’associazione sindacale Carabinieri Unarma Marche, il cui segretario provinciale Giuseppe Colasanto in una nota ha espresso «solidarietà ai militari impegnati nella perquisizione e oltraggiati».

«Occorre tutelare le Forze dell’ordine – ha scritto – con normative più stringenti che tutelino le donne e gli uomini in divisa e garantiscano l’applicazione della legge. Gravissimo quanto accaduto».

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