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Cronaca

Il caso 12 marzo, un anno dalla scomparsa di Andreea Rabciuc – VIDEO

La giovane svanita dopo essere uscita dalla roulotte situata nel cortile di un casolare sulla Montecarottese per incamminarsi nel nulla

di Nicoletta Paciarotti

Jesi, 12 marzo 2023Andreea Alice Rabciuc è una giovane ragazza di origine rumena, che aveva una vita regolare, normale. Aveva amici, passioni, un lavoro «ma dopo aver conosciuto persone sbagliate – la sottolineatura ai microfoni di Rai Tre del compagno della madre – si è rovinata la vita».

Andreea manca da casa da 365 giorni, non ha potuto festeggiare con i suoi affetti i 28 anni, a dicembre, e l’ultima volta che è stata vista si trovava nella roulotte ferma nel cortile del casolare sulla Montecarottese, con il proprietario Francesco, l’amica Aurora e il fidanzato Simone.

La situazione quella notte tra venerdì e sabato di un anno fa, da quanto è successivamente emerso, è turbolenta

Andreea litiga per tutta la notte con il fidanzato Simone che quindi decide, alle 5.20, di andare a comprare birra con Aurora a Jesi.

Al loro ritorno, però, Andreea che nel frattempo è rimasta nella roulotte insieme a Francesco, in videochiamata con Aurora, è ancora più agitata. Vuole andarsene, il suo telefono è in mano al fidanzato Simone che cerca di impedirle di andar via, vorrebbe chiamare il compagno della madre per farla venire a prendere.

Ma Andreea alla fine se ne va, si allontana a piedi sulla Montecarottese, in direzione Moie, da sola, senza soldi né telefono. Che sarà riconsegnato alla madre soltanto la domenica.

Resta il fatto che da quella mattina di sabato 12 marzo 2022 di lei non si sa più nulla, sembra come sparita nel nulla.

Scattano le ricerche, che si interrompono dopo 7 giorni con la motivazione dell’allontanamento volontario. La prima svolta del caso, però, arriva a un mese dalla scomparsa, il 13 aprile: i partecipanti alla serata vengono convocati nella caserma della Compagnia Carabinieri di Jesi.

Simone viene, quindi, indagato con l’ipotesi di reato di sequestro di persona e affiderà la sua difesa all”avv. Emanuele Giuliani. Le indagini, condotte dai Carabinieri, coordinate dal pm Irene Bilotta, che ha richiesto già due proroghe.

Nel frattempo il casolare è posto sotto sequestro, sequestrate anche due giacche di Simone, la sua auto e quella della mamma.

Continuano le indagini, ma di Andreea ancora nessuna traccia, intanto la trama si infittisce.

La sera prima aveva raccontato all’ex fidanzato Daniele di volersene andare lontano da tutti, di voler cambiare vita.

I due si erano dati appuntamento, poi però lei l’aveva mancato perché voleva trascorrere un’ultima serata con Simone.

Daniele, invece, si trova con l’amico Omar in un bar di Jesi nel quale restano fino alle otto del mattino, per poi andarsene a dormire.

C’era qualcuno ad attenderla fuori dal casolare? Qualcuno che Andreea aveva chiamato per farsi venire a prendere? Chi? Restano solo ipotesi.

Quella sera Andreea chiama anche il padre, ormai da vent’anni in Spagna, ma lui dorme e non risponde: due settimane prima gli aveva confidato di avere problemi.

Figure e personaggi che si intrecciano, situazioni che corrono sul filo di un’esistenza che era andata sempre più complicandosi, in questa vicenda dai troppi lati ancora oscuri e che dopo i primi mesi di esposizione mediatica è andata lentamente affievolendosi.

Ma non è così per chi ancora l’aspetta, come la mamma Georgeta, per chi non si è rassegnato a sperare che Andreea, ovunque sia, possa un giorno ritornare.

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